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Dante Labs sospende tamponi, Pd: “Caos da giorni”

Consiglieri dell'Aquila Palumbo e Albano: “Attività privata aggiuntiva e non sostitutiva di quella di competenza pubblica”

La sospensione delle attività del laboratorio privato Dante Labs, seppur temporaneamente per la realizzazione di un sistema drive-in, rappresenta l’ultima tegola su un sistema di tracciamento dei nuovi casi Covid in città ormai saltato, ma è anche l’emblema della scelta, avallata dai governi comunale e regionale, di affidare in una quota preponderante il destino della salute pubblica aquilana all’iniziativa di un privato che, ci teniamo a precisare, è sempre positiva purché aggiuntiva e non sostitutiva all’attività di competenza pubblica.

È quanto denunciano in unanota i consiglieri comunali dell’Aquila del PD Stefano Palumbo e Stefano Albano.

“A fronte di una crescita esponenziale dei contagi il sistema sanitario locale non è più in grado di rispondere a tutte le richieste di tamponi che arrivano dai medici rendendo così impossibile ricostruire con efficacia le catene di contagio e isolare i cluster. A far paura più dell’aumento quotidiano di nuovi positivi è l’incapacità, ormai evidente, del sistema sanitario locale di tracciare tempestivamente i contatti, unico strumento possibile per arrestare una diffusione del contagio dalle dimensioni, altrimenti, imprevedibili”, precisano.

“Inutile adesso recriminare, ma è bene ricordare come nel Consiglio comunale straordinario convocato ad aprile sulla gestione dell’emergenza Covid avevamo presentato un ordine del giorno, che il presidente Roberto Tinari evitò di far votare, con cui indicavamo cosa a nostro avviso andava fatto: tra le tante altre proposte, avevamo chiesto il potenziamento del laboratorio analisi all’interno del San Salvatore e l’assunzione di nuovo personale amministrativo, medico e infermieristico da destinare sia al contact center, sia al rafforzamento delle USCA e dell’assistenza territoriale”, spiegano.

“A sei mesi di distanza, i tanti aquilani in isolamento fiduciario da giorni in attesa di un tampone o di un semplice contatto con la ASL, sono la dimostrazione di quanto insufficiente sia stato il lavoro fatto in vista della seconda ondata”, aggiungono.

“Un caos, quello che ormai si registra da giorni, che genera panico tra la gente e che va prontamente arginato con misure tempestive e risolutive, prima che l’arrivo dell’influenza stagionale possa far collassare definitivamente il sistema. A Pierluigi Biondi e l’assessore Guido Liris, impegnati fino a qualche settimana fa nella richiesta di deroghe per gli spettatori della Perdonanza e del ritiro del Napoli calcio, qualcuno dica che, finita la festa, è tempo di tornare a bordo ed assumersi le responsabilità che per ruolo gli competono”.

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Redazione IMN