“La narrazione del consigliere di destra Simonelli sulla ricerca di openpolis sulla città di Avezzano, in verità generica, secondo cui alte sarebbero le prospettive di crescita e interessante la tenuta demografica in relazione alla altre città abruzzesi, si scontra con la condizione della sanità, dei trasporti, con le condizioni di lavoro e di vita di centinaia di immigrati, dell’abbandono ormai decennale del nucleo industriale della Marsica e della condizione di precarietà di migliaia di lavoratori e lavoratrici, a cominciare dalla Lfoundry per finire con i precari della scuola o dei centri commerciali”. Lo dichiara Mario Casale, storico leader della Sinistra marsicana.
“Le considerazioni del consigliere citato in Marsica si soffermano sui grandi risultati dell’amministrazione comunale, per la verità marginali, senza nulla dire sulle prospettive di sviluppo e sull’impegno necessario per un cambiamento delle indicazioni di fondo per il rilancio dell’occupazione e della qualità dello sviluppo, i veri temi di fondo su cui si misura la qualità della vita di una città. Rimando alla sconcertante vicenda sanitaria dove è impossibile ottenere un referto on line e a tutt’oggi è impossibile fare un esame, se non fuori regione, come denuncia persino il presidente del cnel Brunetta; oppure sottoporsi in maniera rassegnata alle estenuanti file presso il cup per pagare il ticket, e ancora rinunciare alle cure perché non si hanno i soldi per andare dal privato, efficiente e rapido, come sembrano suggerire le scelte della regione. Infine un’ultima segnalazione: da qualche settimana, per lavori che interessano la tratta Guidonia Roma, è stato comunicato ai tanti pendolari, che da una vita sono costretti a prendere il treno per andare a lavorare a Roma. che dai primi di novembre per circa un mese il treno delle 6 e 24 è soppresso senza immediatamente istituire un servizio alternativo di autobus in grado di garantire comunque un servizio essenziale. E finora le regioni Lazio e Abruzzo ancora non si fanno carico di una soluzione accettabile”.
“Questa è la città vivibile dove in tanti scelgono di continuare a vivere? o forse sono costretti perché senza alternative, o alla fine se ne vanno senza rimpianti? Le considerazioni del consigliere sembrano più ispirate alla prossima campagna elettorale per confermare un’amministrazione che sale sempre sul carro del vincitore in cambio del mantenimento del potere, piuttosto che la ricerca sincera e generosa per cambiare una città rassegnata ai trasformismi e all’astensionismo, senza intervenire sulle criticità e sognare di vivere in un’oasi felice, come evidenzia noiosamente il consigliere citato. Il consigliere sembra quasi parafrasare, oltre alla “narrazione” che evidenzia la soggettività del narrante, l’altro ritornello “stiamo facendo la storia” in città, in regione, in Italia e nel mondo (come recita ridicolmente il reato universale affibbiato alla maternitià surrogata ieri in Senato, considerato dai più un vero e proprio “obbrobio giuridico”). Ma oggi questa è la condizione, domani chissà..”
Comunicato stampa