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Decadenza Mascitelli, Paolucci: “Illegittima”

Sulla vicenda che vede al centro il direttore dell'Agenzia sanitaria regionale, il capogruppo Pd in Consiglio regionale ha già trasmesso una richiesta di accesso agli atti per avere tutta la documentazione preannunciando il ricorso alla Commissione vigilanza.

“Dopo aver ‘occupato’ le poltrone delle Asl, è arrivata la delibera di decadenza del direttore dell’Agenzia sanitaria Alfonso Mascitelli, in scadenza nel 2021, per rendere possibile la nomina di un commissario sembrerebbe in quota Lega. La delibera più volte rinviata per evidenti illegittimità, tanto da cumulare un record di pareri tecnici negativi in seno alla struttura regionale, vista anche la tecnicità del ruolo, infine è stata adottata”.

Così il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, che sulla vicenda ha già trasmesso una richiesta di accesso agli atti per avere tutta la documentazione preannunciando il ricorso alla Commissione vigilanza.

“Al centrodestra urge la un’ulteriore postazione sulla sanità e manda lo sfratto a un professionista di lungo corso che vanta competenze e una storia professionale di tutto rispetto”, aggiunge.

“Si tratterà di un vero e proprio commissariamento dell’Agenzia sanitaria regionale, la cui unica motivazione è l’occupazione politica di un ufficio amministrativo – denuncia l’ex assessore alla Sanità – perché quella del dirigente dell’Asr è una figura tecnico-professionale, che non può decadere secondo i criteri dettati dallo spoils system e che non può sottostare ad altre logiche. Le ragioni per cui non è ruolo soggetto a spoils system sono evidenti: Mascitelli si è sottoposto a selezione pubblica, ha ricevuto valutazioni tecniche (sempre il massimo della valutazione anche da parte di questa Giunta regionale), gestisce risorse umane ed economiche e non produce atti di indirizzo. Tutte caratteristiche tipicamente gestionali”.

“Peraltro si tratterebbe di un vero e proprio licenziamento, visto che la nomina prevedeva un incarico che si sarebbe concluso nel 2021. C’è poi l’inopportunità di tale licenziamento, considerato lo spessore professionale di Mascitelli che in questi anni è stato per la Regione non solo un valido supporto, ma un vero e proprio riferimento per la sanità e per i problemi via via affrontati. In particolar modo questo Governo Regionale ha fatto spesso affidamento nei mesi dell’emergenza Covid alla professionalità di Alfonso Mascitelli”, prosegue.

“Basta con il valzer delle poltrone che in questi 20 mesi è l’unica cosa operativa che abbiamo visto da parte del centrodestra sul fronte sanitario. Un valzer che è costato caro agli abruzzesi, perché oltre a distribuire poltrone, questa giunta ha potenziato anche gli stipendi alle alte sfere, senza occuparsi dei problemi grandissimi che oggi vivono le strutture e gli operatori. Sulla questione abbiamo fatto un accesso agli atti, manifestando tutta la nostra piena solidarietà a Mascitelli, che invitiamo a resistere e a rivendicare quelli che sono diritti che non possono soccombere di fronte agli interessi della classe dirigente di turno”, conclude.

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Redazione IMN