Le Regioni si mobilitano e chiedono un incontro al premier Mario Draghi priva dell’approvazione del decreto sulle riaperture dal 26 aprile. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – da quanto appreso dall’Adnkronos – ha deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio per sottoporre alla sua attenzione le proposte prioritarie rispetto alle misure in via di adozione con il prossimo Decreto Legge, dando la disponibilità per un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento.
I nodi da sciogliere riguardano scuola e coprifuoco. Quanto avvenuto sulla scuola “è un precedente molto grave’” e “si è incrinata la reale collaborazione tra Stato e Regioni”, ha detto a Radio KissKiss il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. “L’accordo che prevedeva una scuola che aveva un range di presenza da 60 al 100% e questo non per una scelta politica dei territorio, ma per dei limiti fisici perché servirebbero dai 15mila ai 20mila autobus in più per fare il 100% della scuola”.
Proprio per valutare il Decreto Legge Covid19 approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri Fedriga ha convocato in seduta straordinaria la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per oggi alle 15.30. “La nostra priorità come Regioni è quella del coprifuoco. Abbiamo proposto all’unanimità un miglioramento della bozza del decreto, con la richiesta dello spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23. Pensiamo ai ristoranti, andando a cena fuori nei locali consentiti dovremmo andare via alle 21,30, non penso che rappresenti un serio rischio spostarlo di un’ora”, ha detto ancora il presidente della regione Friuli Venezia Giulia.