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D’Eramo (Lega) replica a Marcozzi: “Non guardano i loro misfatti”

Bagarre sulla figura del secondo Sottosegretario: "La Marcozzi la butta in caciara: una castroneria ideata ad hoc da un personaggio come lei".

Referendum, D'Eramo: «Pd e 5 Stelle interessati solo alle poltrone»

“Il progetto di legge di modifica della Statuto volto ad istituire un secondo Sottosegretario, presentato dalla Lega, non comporta l’aumento di un solo centesimo a carico dei cittadini ma ha il fine di migliorare i rapporti con i territori e con gli Amministratori”. A dichiararlo alla stampa è il deputato Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega.

“Fa sorridere – aggiunge – la reazione da finti scandalizzati dei 5 Stelle alla luce del servizio andato in onda su Quarta Repubblica, reportage in cui si illustrano i conti lievitati da quando il loro ex capo politico, Luigi Di Maio, si è insediato al Ministero degli Interni: sono arrivati a superare complessivamente i 686.000 euro, tre volte quelli della precedente gestione, di Moavero Milanesi (circa 200mila euro in 8 mesi), per non parlare del criterio meritocratico basato sul principio “compagni di liceo al Ministero”e sparsi nei vari CDA – prosegue D’Eramo – Sono riusciti,in poco meno di un anno, ad emulare la prima Repubblica, rinnovando la ben nota linea dei due forni per evidenti ragioni legate al mantenimento delle loro poltrone ma,a livello amministrativo,sono riusciti a concludere ben poco sia nei due rami del Parlamento che nelle poche città che sono riusciti a conquistare.Le azioni della governance dei 5S si compone di due elementi incontestabili: gli infimi risultati della loro politica di governo e l’assenza di un progetto strategico per il Paese degno di questo nome”, avverte il parlamentare D’Eramo.

“Alla consigliera regionale Sara Marcozzi sfugge che da segretario regionale ho il dovere di intervenire sulle castronerie create ad hoc da personaggi politici come lei che hanno solo il fine di apparire avendo fallito, per ben due volte, la presidenza della Regione Abruzzo”, conclude il parlamentare del Carroccio circa la querelle sul progetto di legge che vedrebbe la nomina di un secondo sottosegretario.

“La Marcozzi vaneggia e la butta in caciara per ovviare alle ville di Beppe Grillo e al 6,74% dei 5 Stelle alle elezioni di Chieti, nella sua città”.

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