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Di corsa a ‘Zompo Lo Schioppo’: successo per il quarto trail che attraversa la Riserva morinese

Correre libera la mente, soprattutto quando si è circondati da veri e propri paradisi naturali. Lo sanno bene i tre amici di Morino: Giovanni Palombi, Alessandro Petricca e Marco Giovarruscio, i quali hanno organizzato il quarto trail presso la famosa Riserva Naturale di ‘Zompo Lo Schioppo’. La gara si è svolta domenica 16 ottobre ed ha visto la partecipazione di circa 136 corridori, che hanno deciso di cimentarsi in una nuova corsa per mettere alla prova la loro resistenza fisica e per fare un’esperienza tutta nuova e divertente.

«Io e i miei amici, Alessandro Petricca e Marco Giovarruscio – racconta Giovanni Palombi, atleta amatore – abbiamo organizzato il trail, coadiuvati dall’associazione sportiva Plus Ultra, della quale io e Marco facciamo parte e supportati, in questa impresa, dal sempre presente contributo della Riserva ‘Zompo Lo Schioppo’.  L’iniziativa non è nuova: si è trattato, infatti, del quarto trail, a dimostrazione del successo riscosso nelle scorse edizioni dall’evento sportivo».

L’atleta così sp20161016_1018352iega ciò che ha motivato lui ed i suoi amici, a loro tempo, ad organizzare simili corse amatoriali: «Oltre a far respirare il brio della gara di corsa stessa, che costituisce il cuore dell’evento, questa esperienza serve anche a far conoscere i nostri posti più caratteristici ad atleti provenienti da fuori regione. Ad esempio, quest’anno gli atleti che hanno preso parte al trail, provenivano non solo dalla provincia aquilana, ma anche da Roma, dal Frusinate e dalla provincia di Latina. Tutti rigorosamente amatori, poiché le gare sono a livello master».

«Il percorso effettuato – prosegue Giovanni Palombi – si è svolto completamente all’interno della Riserva: si è percorso il sentiero parallelo al torrente che scende dalla cascata e, da lì, si è saliti fino all’eremo della Madonna del Caùto, per poi ridiscendere ed arrivare al punto di partenza, attraversando la faggeta». Sembra, quindi, che le tappe, previste dal percorso di gara, siano state scelte, appositamente, per contribuire all’obiettivo di promozione del luogo. A tal proposito l’uomo, infatti, spiega: «Anche i premi che sono stati scelti e, dunque, consegnati, rispondono alla volontà di estendere la conoscenza del nostro Parco e del nostro ambiente in genere. Sono stati, di fatti, premi assolutamente in natura, ossia prodotti tipici del Comune rovetano, che sono stati molto apprezzati da coloro che li hanno conquistati».

Chi è riuscito, però, a trionfare, lasciandosi alle spalle tutti gli altri atleti stanchi per le fatiche della corsa? Lo racconta l’atleta morinese: « Il vincitore del trail è stato Francesco Mallozzi, appartenente alla società Polisportiva Ciociara Antonio Fava. Egli ha riportato un tempo totale di 1 ora 2 minuti e 44 secondi. La corsa era accessibile per tutti, trattandosi di soli 10 chilometri su un percorso zero asfalto, svolto sui sentieri del CAI; ma la fatica delle salite e dei tratti più erti ha reso l’esperienza piuttosto dura. Nonostante ciò, tutti i partecipanti si sono detti entusiasti per l’avventura sperimentata e generale è stata, infine, l’ammirazione per il paesaggio attraversato. Quando intorno a te, c’è il verde dei prati, l’acqua cristallina e il ricordo di piante secolari a regalare freschezza, la fatica si sente meno»

«La prima donna a tagliare il traguardo – conclude Palombi – è stata, invece, Annalisa Cipollone, che corre per la società Fisky e che ha impiegato un tempo totale di 1 ora 19 minuti e 13 secondi». Il successo del trail è stato grande; è evidente dalla soddisfazione che traspare dall’atleta organizzatore. Ciò significa che, molto probabilmente, la gara sarà solo l’ultima di una lunga serie. Squadra che vince non si cambia, dice un noto proverbio: ecco perché Giovanni Palombi, Alessandro Petricca e Marco Giovarruscio saranno in prima fila anche il prossimo anno per un nuovo trail, il quinto.  Con la speranza che la corsa di tante persone possa contribuire alla scoperta (o riscoperta) di un incantevole paesaggio, troppo spesso trascurato.

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