Acquisizione delle tecniche di utilizzo di una nuova sonda ecografica portatile per fare diagnosi precoci del covid a domicilio dei pazienti, al fine di avviare terapie tempestive, curare meglio i malati a casa e ridurre l’afflusso negli ospedali, riservando i posti letto ai casi acuti.
E’ stato l’argomento al centro del primo corso di formazione per l’ecografia toracica, tenutosi sabato 21 novembre ad Avezzano, al polo formativo, a cui hanno preso parte 42 medici dell’Usca (unità speciali di continuità assistenziale) della provincia di L’Aquila.
Il corso, il primo di una serie che sarà avviata nei prossimi giorni, è stato tenuto dal dr. Gianni Iannetti dell’ospedale di Pescara e segretario generale della Siumb (società italiana di ultrasonologia in medicina e biologia), incaricato dal dr. Alberto Albani come referente del progetto di ecografia toracica nelle Usca. Presenti anche il dr. Paolo Carducci, broncopneumologo dell’ospedale di L’Aquila, e i primi 15 giovani medici Usca della Asl. L’iniziativa svoltasi ieri è scaturita dalla necessità di potenziare le Usca, braccio operativo dei medici di base, già attive dallo scorso aprile, che si recano a domicilio dei pazienti covid, positivi o sospetti, per visitarli ed effettuare tamponi domiciliari.
L’implementazione della semplice e rapida tecnologia per la diagnosi, tramite sonda, è stata fortemente voluta dalla coordinatrice UCAT (Unità di Coordinamento per l’assistenza territoriale) dr.ssa Stefania Viscogliosi e dalla direzione generale della Asl ed è stata accolta con entusiasmo dai medici, impegnati sempre più nelle ultime settimane nell’affrontare la drammatica impennata dei contagi. Durante il ciclo di formazione, che sarà messo in atto a seguito dell’incontro di ieri al polo didattico, i 42 medici Usca della provincia saranno gradualmente formati nell’utilizzo della sonda ecografica portatile, al fine di poter effettuare a domicilio diagnosi precoci delle polmoniti interstiziali. Un passaggio importantissimo per l’inquadramento clinico e per l’impostazione terapeutica del paziente. Entro la fine di novembre ciascuna Usca verrà dotata della sonda ecografica, unitamente a un tablet, e sottoposta alla necessaria formazione per acquisire informazioni precise sullo stato di salute del pazienti in carico.
Il supporto dell’ecografia toracica, in un momento in cui l’afflusso negli ospedali necessita di un filtro migliore e più incisivo, permette ai medici Usca un’indagine di secondo livello che può dissipare quei dubbi che non sempre l’esame obiettivo e i parametri rilevati riescono a scogliere. In queste concitate e difficili settimane, sono tante le persone seguite a domicilio dai giovani medici Usca, con soddisfazione dei pazienti che hanno trovato in loro un costante punto di riferimento. Un forte plauso e ringraziamento anche ai medici di medicina generale che ogni giorno, lavorando in sinergia con gli operatori Usca, assicurano la gestione condivisa del paziente.