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Dipartita Velleda Bianchini: il cordoglio di Biondi

La donna, centenaria, era una delle ultime testimoni del regime di Tito e della fuga da Istria, cittadina aquilana e abruzzese dal 1943

“A nome della Municipalità e a titolo personale, esprimo le più sentite condoglianze alle famiglie Albano e Bianchini, per la scomparsa della signora Velleda Bianchini. Una donna speciale, tra le ultime testimoni del regime di Tito e della fuga da Istria che la vide trasferirsi all’Aquila, nel 1943, dove qualche anno dopo diventò la moglie dell’allora sindaco dell’Aquila, Umberto Albano”.

Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Ero stato a trovare Velleda in occasione del suo centesimo compleanno e di lei conservo un ricordo dolce e affettuoso. Un abbraccio sentito di condoglianze a suo figlio Vito, già consigliere dell’assise civica, a suo nipote Stefano, consigliere comunale in carica, e a tutta l’affettuosa famiglia”

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