Una studentessa del terzo anno del liceo artistico affetta da disabilità gravissima rimane senza l’assistente educativa scolastica che la segue da circa due anni e con la quale ha ottenuto risultati cognitivi e comportamentali definiti miracolosi.
A raccontare la storia della ragazza, che frequenta il liceo ‘Nicola da Guardiagrele‘ di Chieti, è l’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, che ha “ricevuto e prontamente accolto” la denuncia della mamma della giovane.
La donna racconta che la figlia “non riusciva a socializzare, risultava anaffettiva e intollerante, non autonoma nel mangiare e bere. Oggi, grazie anche all’empatia che la stessa ha sviluppato con l’assistente, frequenta la palestra, gioca con la palla, partecipa a vari laboratori scolastici, vuole stare con i suoi compagni e cerca il loro contatto. Riesce a bere autonomamente con piccoli sorsi e sorregge un panino con due mani portandolo in bocca. Cammina sorridendo fiera e veloce. Risultati strabilianti date le condizioni di partenza e realizzati grazie alla perseveranza e alla dedizione di una assistente che ha sfruttato tutte le potenzialità di un rapporto speciale”, scrive Carrozzine Determinate, sottolineando che da ieri la giovane è rimasta senza quell’assistente.
“Vani – scrive ancora l’associazione – sono stati i tentativi della madre di incontrare il sindaco o il referente della Società Chieti Solidale che fornisce i servizi assistenziali per il comune. Il sindaco di Chieti Diego Ferrara dimentica cosa sia e cosa significhi ‘continuità educativa scolastica’ per una ragazza con sindrome di Rett e non verbale. Forse alla politica, che ormai ha dimostrato di essere anni luce lontana dal problema reale dei cittadini, non importa nulla di come questa assistente abbia reso felice questa ragazza ed abbia totalmente cambiato la sua qualità della vita. La stessa scuola, con una nota della dirigente Paola Di Renzo, ha chiesto al sindaco e al presidente di Chieti Solidale di garantire la continuità necessaria con quella specifica educatrice. La mancanza di continuità didattica distrugge ogni forma di inclusione”.
Nel citare le leggi di riferimento e le sentenze in merito, il presidente di Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, sottolinea che “troppi alunni con disabilità subiscono gravissime ingiustizie e cambiano continuamente assistenti e insegnanti di sostegno. Più di qualcuno si deve vergognare, chiedere scusa e convocare questa mamma che con coraggio e amore cerca di rendere felice la propria figlia”. La mamma della ragazza conclude ricordando che cambiare l’assistente educativa per nominarne un’altra “significa distruggere tutti i risultati ottenuti, far regredire mia figlia e costringerla ad abbandonare la scuola”.