Come ormai noto, dal 24 gennaio scorso sono in corso le attività di ricerca dei quattro escursionisti dispersi sul Monte Velino a seguito del distacco di una slavina; ad oggi le operazioni intraprese dalle varie istituzioni mobilitate hanno ottenuto esito negativo a causa delle difficoltà riscontrate nella localizzazione degli alpinisti per l’ingente quantitativo di neve riversatosi nell’area interessata e per le avverse condizioni climatiche che hanno flagellato il territorio della regione.
A tal proposito la Polizia di Stato ha inteso utilizzare una nuova tecnologia messa a disposizione dal Consorzio Benecon, composto da cinque Atenei italiani, ossia l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’Università di Napoli “Federico II”, L’Università “Pegaso”, l’Università di Salerno e dall’Università del Sannio.
Tale tecnologia, sperimentata nel corso di pregresse attività operative, effettua un telerilevamento aereo con sensori iperspettrali ottici ad altissima risoluzione, termici e fotografici per il controllo delle matrici ambientali (aria-terra-acqua) con campionamento di misure radiometriche ambientali che analizzano il tracciato superficiale dei terreni per l’individuazione di anomale stratificazioni.
Tale complessa attività sarà operata nella mattinata odierna nell’area del Monte Velino interessata dalle ricerche, in stretta collaborazione tra la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, che ha messo a disposizione un proprio velivolo, la Protezione Civile Regionale ed i Vigili del Fuoco.