Qualche settimana fa, è stato lo stesso sindaco di Trasacco, Cesidio Lobene, a lanciare il proponimento: dalla sua amministrazione, è sopraggiunta la richiesta alla Regione Abruzzo, del riconoscimento dello stato di calamità naturale, per via dei numerosi danni subiti dai campi coltivati a causa del violento maltempo e degli allagamenti.
Lobene ha inviato, a tal proposito, una richiesta di stato di calamità naturale alla Regione Abruzzo, indirizzata al Presidente Marco Marsilio, all’assessore con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente, all’agenzia regionale di Protezione Civile al direttore Mauro Casinghini e per conoscenza alla Coldiretti Abruzzo, a Confagricoltura Abruzzo e alla Confederazione Italiana Agricoltori Abruzzo.
“A seguito delle abbondanti piogge che hanno interessato il territorio del Fucino ed in particolar modo vaste aree del mio comune, le chiedo di potersi attivare presso i competenti ministeri per la richiesta dello stato di Calamità Naturale, a sostegno degli agricoltori. Come primo cittadino di una comunità dedita all’agricoltura e il cui principale reddito deriva dalla coltivazione, vendita e trasformazione dei prodotti agricoli, le chiedo di prestare massima attenzione a questa grande tragedia che sta colpendo gli agricoltori, proprio nel momento di massimo lavoro e di messa a dimora di tutte le colture. I campi ormai da giorni sono impraticabili e lo resteranno a lungo distruggendo e rendendo ormai inservibili tutti i prodotti già cresciuti e in fase di crescita”, aveva scritto il sindaco.
Domani mattina, alle ore 10, funzionari e tecnici dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione incontreranno il primo cittadino in Comune per poi dirigersi con lui nei campi di Fucino Est, con lo scopo di visionare i disagi, i danni e le criticità subite in questi giorni di piogge dalle coltivazioni.
Il sindaco Lobene: “Partito un percorso dignitoso nei confronti di chi lavora la terra e permette alle colture eccellenti della piana di arrivare sulle nostre tavole”.