Ieri mattina, si è tenuta la prima udienza dibattimentale, al Tribunale di Avezzano, sul caso, dinanzi al giudice Paolo Lepidi. Una donna di 35 anni della Marsica dovrò rispondere del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
I FATTI – Un anno e mezzo fa circa, un uomo viene fermato dai Carabinieri della stazione di Gioia dei Marsi e viene perquisito. Viene trovato in possesso della somma di 40 euro che i militari sospettano essere provento di una possibile attività di spaccio di droga. A quel punto, i carabinieri decidono di effettuare anche una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo. Si è reso necessario, però, l’intervento di un carabiniere donna – appartenente al Gruppo dei Forestali – per via della presenza, nell’abitazione, della moglie, coetanea del marito, e del figlioletto piccolo. La perquisizione domiciliare dà riscontro: vengono rinvenuti dai militari due involucri di cocaina, di 1,6 e 0,5 grammi, e un bilancino di precisione: il tutto confezionato e nascosto, secondo l’accusa, all’interno del pannolone appartenete al figlio neonato.
La coppia è difesa dagli avvocati Gianluca e Pasquale Motta del Foro di Avezzano.
Tutto il materiale è stato sequestrato, assieme ad una somma di denaro, presunto provento dell’attività di spaccio.