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Donne e aree interne: declinazione femminile di restare

Si parlerà di come l’occupazione femminile ha un effetto positivo sulla società

Un dibattito per riflettere sulle donne che abitano le aree interne. L’incontro pubblico “Donne e aree interne: declinazione femminile di restare” che ci sarà il prossimo 12 dicembre alle 17,00 alle Cancelle (Piazza Duomo-L’Aquila), è promosso dall’associazione Aree interne-Territori Liberi che lavora per la valorizzazione, la tutela e lo sviluppo dei territori dell’entroterra abruzzese e per la connessione tra le persone che li abitano. Il dibattito, che sarà moderato dalla presidente dell’associazione Agata Tiberi, vedrà la presenza della Prof.ssa Giulia Urso, geografa economico-politica presso il GSSI, ricercatrice dell’associazione Riabitare l’Italia e dell’imprenditrice dr.ssa Manuela Cozzi del bioagriturismo “La porta dei Parchi” oltre che presidente dell’associazione “Donne rurali”. L’evento ha l’obiettivo di indagare su quali sono i vincoli, i desideri e la propensione a migrare e soprattutto a restare delle donne che abitano le aree interne. In che modo le differenze di genere influenzano le esperienze e le prospettive delle giovani donne delle aree interne? Si parlerà di come l’occupazione femminile ha un effetto positivo sulla società e di come, le donne delle aree interne trovano nel ruolo di lavoratrice indipendente, lo spazio che va a colmare, solo in parte, la mancanza di protagonismo pubblico. Un protagonismo femminile capace, che pervade il tessuto sociale, i Comuni, le associazioni, gli enti del terzo settore, le scuole, le aziende della salute, la Comunità e la dimensione familiare; insomma un protagonismo attivo, che porta con sé uno sguardo lungo e profondo del territorio. Una declinazione femminile di restare che arricchisce le aree interne del nostro Paese e soprattutto quelle della nostra Regione. Nelle aree interne, spesso segnate da spopolamento, fragilità dei servizi e isolamento sociale, le donne sono diventate motore di rinascita e innovazione. Le donne costruiscono, spesso, risposte collettive ai bisogni delle comunità, rigenerano relazioni e trasformano territori marginali in laboratori di solidarietà e sviluppo locale laddove la capacità di aggregare e mantenere legami è decisiva.

Comunicato stampa

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