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Dosi scarse ad Avezzano, l’assessore Colizza alza la voce

L'assessore Colizza: "Così la macchina vaccinazioni si inceppa”

Vaccino AstraZeneca: via libera a over 65

Rallenta ancora una volta la macchina delle vaccinazioni nella Marsica. Nella mattinata di ieri, al centro Vivenza di Avezzano, non sono arrivati i vaccini previsti, con una situazione di rallentamento e confusione che ha visto diverse persone dover tornare a casa.

Nello specifico si tratta delle dosi di Moderna in buona parte previste per i richiami. La consegna alla ASL è avvenuta in misura talmente limitata che sono stati effettuati solo un terzo dei richiami previsti. Molti degli utenti interessati, arrivati alla palestra Vivenza senza alcun preavviso circa il disguido, sono dovuti tornare a casa dopo aver effettuato il classico percorso di fila in ingresso. I malintesi sulle forniture hanno costretto, infatti, il personale Asl a correre ai ripari avvisando solo in extremis tramite sms della impossibilità di effettuare la somministrazione e rinviando l’appuntamento.

“Dopo una fase di positiva accelerazione – dichiara l’assessore all’emergenza Covid Maria Teresa Colizza – registriamo ancora una volta degli inopportuni rallentamenti nella campagna vaccinazioni, che causano evidenti criticità organizzative. Nell’ultimo fine settimana erano state superate le 1300 dosi giornaliere con punte di 600 ad Avezzano. Ciò dimostra che, se la dotazione arriva, il centro vaccinale può raggiungere numeri importanti e necessari nella lotta contro il tempo in cui tutti devono sentirsi impegnati al massimo delle loro possibilità. Invece, oggi, ci troviamo dinanzi ad una giornata caratterizzata da forniture carenti e conseguenti gravi disagi, da quello che mi risulta in tutti gli Hub della Marsica e della provincia. Siamo collaborativi come sempre – conclude – e proprio per questo pretendiamo per la città di Avezzano un’organizzazione all’altezza della sfida e non carente. Le forniture a singhiozzo e le informazioni poco chiare aumentano il sentimento di incertezza in una fase già di per sé molto difficile. La Regione deve assicurare dosi adeguate e costanti, altrimenti i tempi della campagna si allungano”.

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