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Draghi: “Ripresa sarà sostenuta ma c’è rischio varianti”

Il premier alla Camera in vista del Consiglio europeo

“La situazione economica europea e italiana è in forte miglioramento. Ma “permangono alcuni rischi. Il primo è proprio la situazione epidemiologica del Covid. Sebbene in forte miglioramento, questa deve essere monitorata con attenzione. In particolare, dobbiamo tenere sotto controllo l’emergere e il diffondersi di nuove e pericolose varianti, che possono rallentare il programma di riaperture e frenare consumi e investimenti”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma il 24 e 25 giugno.

“Secondo le proiezioni della Commissione europea – sostiene il premier – nel 2021 e nel 2022 l’Italia crescerà rispettivamente del 4,2% e del 4,4%, come l’Ue nel suo complesso. Molti degli indicatori che abbiamo a disposizione ci indicano che la ripresa sarà ancora più sostenuta”. “Gli ultimi dati sulla fiducia di imprese e consumatori, riferiti al mese di maggio, sono infatti in marcato aumento. Il dato per le imprese, in particolare, è in forte accelerazione rispetto alla tendenza positiva degli ultimi mesi, ed è il dato più alto da febbraio 2018. Anche il commercio estero – rimarca il presidente del Consiglio – è ripartito. Nel mese di aprile, le esportazioni sono cresciute notevolmente non solo rispetto all’anno scorso – quando il loro livello era stato eccezionalmente basso – ma anche rispetto a due anni fa, segnando un +7,4%. Sempre ad aprile, l’indice della produzione industriale è aumentato dell’1,8% rispetto a marzo. La fiducia, insomma, sta tornando”.

Draghi ricorda che “nel corso del 2020, il rapporto debito-Pil nell’Ue è salito di 16,7 punti percentuali; in Spagna di 25,7, in Francia di 18,5 e in Italia, di 15,8 punti. Nel 2020, i Governi europei hanno utilizzato in maniera corposa le garanzie statali, per un totale di 450 miliardi di euro nei soli quattro Paesi più grandi dell’Unione”. “Una politica di bilancio espansiva -ha aggiunto il premier- è essenziale per preservare ritmi di crescita sostenuti che, a loro volta, permetteranno di ridurre l’indebitamento. Tuttavia, è importante che tutti i Governi si impegnino, nel medio termine, nel lungo termine, a tornare a una politica di bilancio prudente, una volta che la crescita sarà di nuovo sostenibile. Questo serve a rassicurare gli investitori, prevenire eventuali rialzi dei tassi d’interesse, e dunque favorire gli attuali programmi di investimenti”.

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