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Droga, due minori vennero arrestati a L’Aquila per spaccio: disposto il giudizio abbreviato

Nel mese di marzo 2018, scoppiò il caso, nell’Aquilano. Allora, la Squadra Mobile dell’Aquila arrestò, d’intesa con il Procuratore della Repubblica del Tribunale per i Minorenni del Capoluogo d’Abruzzo, due diciassettenni albanesi, autori, secondo l’accusa, di un’estorsione ai danni di un loro coetaneo. Uno dei due, inoltre, venne anche accusato ed arrestato per detenzione di sostanza stupefacente. Il ‘vaso di Pandora’ venne scoperchiato a seguito di una segnalazione avanzata dalla madre del terzo giovane – la vittima di estorsione, secondo il pm – preoccupata per uno stato di agitazione che aveva notato nei comportamenti giornalieri del figlio. La donna segnalò, infatti, alla Questura aquilana, all’epoca dei fatti dell’arresto, una messaggistica su WhatsApp, dove si rendeva manifesto il fatto che il figlio avesse ricevuto frequenti messaggi dal contenuto minatorio proprio dai due giovani arrestati, con richieste di denaro, originate, secondo le indagini svolte, da un debito contratto dal ragazzo per presunti acquisiti di droga ai due.

I due minori che erano stati arrestati per spaccio, ora andranno incontro alla macchina forense del giudizio abbreviato, davanti al Gup di L’Aquila del Tribunale per i Minori. La giudice Petra Giunti, di fatti, ha disposto il giudizio abbreviato su richiesta dei due difensori dei ragazzi arrestati. Pertanto i due minorenni si dovranno presentare il giorno 2 luglio prossimo, a L’Aquila, per essere giudicati con giudizio abbreviato.

In foto: l'avvocato Mario Del Pretaro
In foto: l’avvocato Mario Del Pretaro

I due giovani sono difesi dagli avvocati Mario Del Pretaro e Ughetta Condoleo. In quell’occasione, i due dovranno rispondere delle accuse sostenute dal pm, Roberto Polella. I minori, attualmente, sono ancora in custodia cautelare in carcere.

All’epoca dei fatti, le indagini della Squadra Mobile, che hanno poi condotto all’arresto, partirono dall’allarme lanciato dalla madre del ragazzo, che decise di rivolgersi alla Polizia, raccontando quanto accaduto. Gli agenti intervennero subito, beccando i due giovani accusati di estorsione e provocando un tentativo di fuga da parte loro. Però, dopo un brevissimo inseguimento, i due vennero fermati proprio nei pressi del luogo in cui, secondo l’accusa, il giovane avrebbe dovuto pagare la somma richiesta ai due minori finiti in manette.

 

Foto di: Abruzzo24Ore

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