Ora la parola della giustizia è stata rimandata a data da destinarsi. Ma potrebbe riprendere quanto prima. E’ stata, di fatti, già fissata al giorno 5 maggio prossimo, l’udienza preliminare che vedrà protagonisti di fronte al giudice di Avezzano due magrebini, residenti a Luco dei Marsi, accusati di spaccio.
La dottoressa Maria Proia, in funzione di Gup del Tribunale avezzanese, ha fissato l’udienza al 5 maggio 2020. I due furono arrestati dai Carabinieri della stazione locale, il 29 luglio scorso e sono a tutt’oggi detenuti. I due sono difesi dagli avvocati Mario Del Pretaro e Mauro Ceci.
I FATTI – I due ragazzi, di 31 anni e 27 anni di età, rimasero coinvolti nell’operazione delle Forze dell’Ordine denominata “Call-Off”. Furono, all’epoca, sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora a Luco dei Marsi, paese di residenza. Secondo le indagini, portate avanti ora dal PM Lara Seccaccini, i magrebini avrebbero celato la droga pronta per lo spaccio nelle cialde di una macchinetta del caffè.
L’operazione antidroga beccò 15 persone, destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Avezzano, su richiesta della Procura della Repubblica. La rete dello spaccio di sostanze stupefacenti, sarebbe stata organizzata, sempre secondo le indagini, da alcuni giovani africani, rintracciati tra Avezzano, Luco dei Marsi e Teramo.
Già con l’obbligo di dimora, i due magrebini sono stati, poi, in estate, fermati in piazza Umberto, a Luco dei Marsi, e sottoposti a controllo da parte dei militari. Furono trovati in possesso di due grammi di cocaina.