Sandro Cimarra, capitano dell’Avezzano Calcio negli anni a cavallo fra il 1970 e il 1980, non c’è più.
Una malattia degenerativa, contro la quale aveva combattuto generosamente per anni, se lo è portato via all’età di 75 anni.
Per il calcio avezzanese e marsicano in generale, Sandro Cimarra ha rappresentato per anni il prototipo del centrocampista tuttofare, che con la sua generosità era capace di caricarsi sulle spalle i compagni in difficoltà e portarli alla vittoria.
Sandro scoprì il calcio con la maglia della Neapolis, con la quale crebbe e si fece conoscere per via di doti atletiche assolutamente fuori dal comune.
Lui era in grado di correre ininterrottamente per novanta minuti, restando sempre lucido al momento dell’ultimo passaggio o della giocata decisiva.
Fu il punto di riferimento di quella squadra che sotto la guida di Rosati e di Grasselli, fece conoscere il nome di Avezzano anche al di fuori dell’Abruzzo.
Gigli, Monteleoni, De Simone, Asnicar, Paolini, Cappelli, Durazzi, Cimarra, Catarinacci, Speranza, Oddo; era questa la formazione che all’epoca faceva sognare i tifosi biancoverdi.
Avrebbe meritato scenari diversi e più importanti, ma la sua carriera resta comunque un esempio che tanti giovani dovrebbero seguire, se non altro per quel senso di appartenenza che oggi viene spesso sbandierato, ma troppo spesso ignorato.
Buon viaggio, condottiero di tante battaglie! (Plinio Olivotto)
Calcio: è’ morto Sandro Cimarra
E' stato il simbolo del calcio marsicano negli anni 70/80