“La controreplica del prof. Luciano D’Amico intende solo buttare in caciara un tema che il governo regionale ha già trattato, nel silenzio più assordante del centrosinistra fino al giorno degli Stati generali dell’Informazione”.
E’ la pronta risposta del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia. “E che la si voglia buttare solo in caciara – prosegue – è dimostrato dalla persistente inerzia che gli esponenti del centrosinistra, con in primis il Pd, hanno avuto. Avrebbero potuto infatti porre l’accento, già nell’ottobre scorso, su eventuali ‘debolezze’ della delibera di Giunta contenente il testo a sostegno dell’editoria, né mi risulta esserci stato un testo alternativo a quello elaborato dalla maggioranza, anche successivamente all’approvazione della norma. Anche oggi – rimarca Verrecchia – il consigliere D’Amico, se avesse avuto vere intenzioni collaborative, avrebbe potuto argomentare partendo dalla norma già esistente anziché ignorarla o facendo finta che non ci sia, o addirittura sminuendola. Quanto alle modalità procedurali della legge in questione, approvata a fine legislatura, va evidenziato infatti come l’emendamento abbia rappresentato lo strumento più rapido per poter incardinare l’intero testo di legge. Il problema dell’editoria esiste – ribadisce l’esponente FdI- e di certo non se ne è occupato il centrosinistra. Stride che sia proprio chi non ha mosso un dito a farsi oggi professore sull’argomento. Come già dichiarato, tutto è migliorabile e la volontà del governo regionale procede in questa direzione ma ritengo oltremodo fuori luogo le esternazioni di D’Amico: la vera mancanza di rispetto verso gli operatori del settore e agli occhi degli abruzzesi, è voler continuare ad affermare la non verità dei fatti”, conclude Verrecchia.