Si è svolta questa mattina la conferenza stampa del coordinamento regionale di Italia viva, all’esito dei risultati dei ballottaggi che hanno visto una netta affermazione del centrosinistra In Abruzzo.
“Due sono state le grandi conseguenze di questo voto – ha affermato il regionale di Italia viva, il deputato abruzzese Camillo D’Alessandro – La prima riguarda il centrodestra e la seconda riguarda il centrosinistra. La prima, da quando Marsilio ha vinto in regione il centrodestra perde ovunque salvo, per una manciata di voti, a Lanciano, a dimostrazione del percepito fallimento del governo regionale da parte dei cittadini abruzzesi le grandi questioni di interesse nella vita collettiva degli abruzzesi: sanità, trasporti, politiche industriali, delocalizzazioni, il caso Stellantis, dove si registra la completa assenza della iniziativa istituzionale della regione Abruzzo. Ma c’è un salto di qualità nella sconfitta, se nel precedente turno regionale, che riguardarono Avezzano e Chieti il centrodestra provò a balbettare la giustificazione delle loro divisioni, oggi il centrodestra perde unito ovunque“, aggiunge.
“La seconda questione riguarda il campo largo del centrosinistra. È cambiata la geografia politica e se qualcuno immaginava lo schema Biancaneve e i 7 nani, intendendo una coalizione formata da Pd e 5 Stelle ed un po’ di contorno, i risultati elettorali dicono esattamente il contrario. Innanzitutto in ragione della scelta dei 5 Stelle in Abruzzo dove, a parte Sulmona, ovunque hanno schierato propri candidati alternativi, rifiutando il sostegno al secondo turno, salvo Lanciano. Ma soprattutto perché in queste elezioni Italia viva è scesa in campo con liste civiche, riferimento nei simboli, schierando le nostre rappresentanti al governo in campagna elettorale Bellanova e Bonetti, mettendoci faccia e cuore, ovunque a sostegno del centrosinistra (a differenza dei 5stelle), ha raggiunto percentuali importanti e soprattutto ovunque ha superato i 5 Stelle. A Sulmona sfioriamo il 10%, tra i partiti più votati nella città, a Francavilla il 7%, a Vasto il 6% a Lanciano il 5%, a Roseto il nostro candidato sindaco Tommaso Ginoble, per una manciata di voti non va al ballottaggio, a San Giovanni teatino l’amministrazione uscente si conferma con il suo vice sindaco e vede il coordinatore provinciale d’Italia viva, il sindaco uscente, Luciano Marinucci il più votato nella città. Se a questi risultati oggettivi si ampia lo sguardo considerando la grande prova di Azione in Abruzzo a Francavilla, Vasto e Roseto, dove non sempre siamo riusciti per questioni locali ad andare insieme, tuttavia è chiaro che l’area riformista in queste elezioni sta ben oltre il 10% di media. Al di là del numeri questo fatto nuovo rappresenta il fattore decisivo e attrattivo per vincere le prossime elezioni regionali”.
“PDE 5 Stelle non bastano, ma senza Pd non si va da nessuna parte e francamente non ci vogliamo andare. Per noi rappresentano gli interlocutori su cui verificare le condizioni per creare in Abruzzo il campo largo plurale del centrosinistra e credo che tale auspicio sia esattamente negli obiettivi dei democratici in Abruzzo e del lavoro del suo segretario Michele Fina.
L’Abruzzo non è una regione tipicamente annoverabile tra le cosiddette regioni rosse, ogni volta che abbiamo vinto lo abbiamo fatto perché siamo stati in grado di farci preferire da un vasto elettorato mobile al centro che fa la differenza è che si è stancato dei populismo di destra e 5Stelle, i grandi sconfitti in questo turno elettorale in Abruzzo ed in Italia. Ci candidiamo a dare casa e riferimenti, insieme con gli altri, la casa dei moderati liberali e riformisti abruzzesi da costruire con Azione, più Europa, Europa Verde, Socialisti e le tante liste civiche che ci guardano con attenzione.
“Gli appuntamenti che ci aspettano da qui alle elezioni regionali saranno determinanti, penso alle elezioni a L’Aquila, poi Teramo, ma anche ad altri comuni importanti, come Ortona e San Salvo. Da ciò che riusciremo o non riusciremo a fare insieme, in queste realtà, dipenderà la nostra capacità di ritornare a guidare la Regione Abruzzo. Per cui aderisco da subito all’invito Di Michele Fina di convocare il tavolo regionale delle forze alternative a questa destra in Abruzzo.”
Presenti alla conferenza stampa diversi componenti del coordinamento regionale Paolo Caioni, Luigi D’Alessandro, Luciano Monticelli, Carmine Ciofani