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Elezioni rettore Univaq: i quattro candidati a confronto

Le proposte per il futuro dell'ateneo aquilano

Trasparenza, semplificazione amministrativa, edilizia universitaria, internazionalizzazione e diritto allo studio: questi sono alcuni dei temi centrali emersi nei programmi dei quattro candidati alla carica di rettore dell’Università dell’Aquila, in vista del voto di domani, giovedì 12 giugno.

A contendersi la successione al vertice dell’ateneo abruzzese sono i professori Marco Valenti, ordinario di Statistica medica al Discab (Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche), Roberto Carapellucci, ordinario di Sistemi per l’energia e l’ambiente al Diiie (Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia), Luca Lozzi, ordinario di Fisica sperimentale della materia e direttore del Dsfc (Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche), e Fabio Graziosi, ordinario di Telecomunicazioni e direttore del Disim (Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica).

Il professor Valenti ha sottolineato la necessità di una governance trasparente e partecipata, puntando sulla centralità dei dipartimenti, con l’obiettivo di semplificare la macchina amministrativa. Tra le sue priorità, ha anche inserito il ripensamento dell’offerta didattica, con particolare attenzione al rilancio della medicina universitaria in sinergia con il sistema sanitario nazionale. Non meno importante, la ricostruzione e l’ammodernamento delle sedi.

Il professor Carapellucci ha proposto un piano d’azione biennale con obiettivi misurabili, basato su una diagnosi puntuale delle criticità dell’ateneo. Il suo programma include un focus sulla mobilità studentesca, sull’edilizia, sulla riorganizzazione dei dipartimenti e sull’integrazione della ricerca con il contesto ospedaliero. “Serve una gestione collaborativa”, ha dichiarato.

Il professor Lozzi ha evidenziato la necessità di una maggiore sinergia tra il rettore, il Consiglio d’amministrazione e i direttori di Dipartimento, soprattutto su temi cruciali come bilancio, tassazione studentesca ed edilizia universitaria, per favorire un flusso di informazioni più diretto verso le strutture di base e le rappresentanze studentesche.

Infine, il professor Graziosi ha impostato il suo programma su una razionalizzazione strategica dell’ateneo, mirando a migliorare l’efficienza e le performance in didattica, ricerca e internazionalizzazione. “Il diritto allo studio e la qualità della vita degli studenti saranno temi centrali”, ha assicurato.

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