Ancora polemiche sulla conformità dell’eliporto dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara. A tornare sull’argomento è il vicepresidente del Consiglio Regionale, Domenico Pettinari, che replica al direttore generale della ASL di Pescara, Armando Mancini, che, stando a quanto riportato dalla stampa, avrebbe citato la perizia che garantirebbe la conformità dell’eliporto per l’atterraggio dell’elicottero di soccorso. «Una notizia sconvolgente – esordisce Pettinari – da cui si può dedurre che tutti i soldi spesi per la navetta privata che ha colmato la distanza dall’aeroporto (unico luogo ritenuto idoneo all’atterraggio) all’ospedale, sono stati buttati al vento. Chi pagherà questo danno fatto agli abruzzesi?».
Secondo quanto si apprende in un’intervista a Mancini, i lavori all’eliporto non sarebbero mai serviti: «Perché si è deciso di dismettere l’eliporto e costringere l’elisoccorso ad atterrare presso l’aeroporto d’Abruzzo? – incalza Pettinari – Questa “svista” ci è costata uno spreco stimato per oltre 120 mila euro. Soldi degli abruzzesi».
La vicenda ha avuto inizio quando si è proceduto ad acquistare un nuovo elicottero che non sarebbe risultato compatibile con l’eliporto del Santo Spirito. Da qui la decisione di dirottare il mezzo presso l’Aeroporto d’Abruzzo dove un’ambulanza, pagata dalla ASL 3.800 euro al mese, avrebbe trasportato i pazienti fino in ospedale. Un iter che «alla luce delle affermazioni del direttore generale della ASL di Pescara, si è reso inutile e frutto di un errore».
Pettinari ha annunciato che porterà il caso in Consiglio Regionale pretendendo una «risposta chiara» dall’Assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, e dal Governatore, Marco Marsilio.