L’emergenza affitti per le imprese del commercio ed i pubblici esercizi è, per la Confesercenti del Centro Abruzzo, una questione di sopravvivenza per le aree interne della Regione. Tra pandemia, riduzione dei volumi d’affari e lockdown a singhiozzo, in Italia ci sono almeno 75mila imprese che rischiano di non riuscire a saldare i canoni, e di non poter approfittare dunque di circa 270 milioni di euro di credito di imposta; una cosa che, così com’è strutturato, non basta: va rivisto e affiancato da nuove e urgenti soluzioni.
La questione degli affitti è la nuova situazione drammatica per chi fa impresa oggi. In particolare, gli effetti negativi sono più evidenti in quest’ultimo trimestre dell’anno: le chiusure disposte improvvisamente nei mesi scorsi e per le festività hanno praticamente azzerato la liquidità disponibile di migliaia di imprese. Per questo, la Confesercenti del Centro Abruzzo chiede di estendere immediatamente la possibilità di beneficiare del credito di imposta sui mesi ottobre, novembre e dicembre anche alle imprese che corrispondono i relativi canoni entro il 31 marzo 2021.
Per l’Associazione di categoria occorre, però, anche introdurre soluzioni nuove, perché il credito di imposta, da solo, non è stato sufficiente a risolvere la questione locazioni. È necessario un accordo per arrivare a linee di credito agevolate mirate a sostenere le imprese nel pagamento del canone. In questo modo si raggiungerebbe un duplice obiettivo: da un lato, gli istituti corrisponderebbero subito quanto dovuto ai proprietari di immobili, recuperando in una seconda fase il credito di imposta al 60%; mentre alle imprese rimarrebbe in capo solo il restante 40% del canone, rateizzabile.