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Emergenza incendi in Abruzzo, per Conapo «una gestione fuori controllo»

«E’ evidente che la gestione incendi nel Paese e’ fuori controllo e, come spesso accade, oggi rappresenta l’ennesima emergenza che, riteniamo, si poteva e si doveva evitare». Lo afferma Elio D’Annibale segretario regionale Abruzzo del Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco. «Rileviamo che si latiti paurosamente in termini di prevenzione e controllo. Rispetto all’incendio sviluppatosi nei giorni scorsi a Fonte Vetica ci chiediamo come tra le altre misure preventive messe in campo – venti membri di un’associazione di volontariato, sei carabinieri/forestali e due vigili urbani – non sia stato previsto un presidio dei vigili del fuoco tenendo presente che per raggiungere tale località dall’Aquila è necessario un tempo di percorrenza di oltre un’ora; che la prevista e consolidata Rassegna degli Ovini avrebbe richiamato un’altissima affluenza di visitatori, come peraltro aveva fatto presente il sindaco di Castel del Monte nel corso del tavolo tecnico tenutosi in Questura il 4 agosto scorso e poi effettivamente stimata in circa 30 mila persone; che l’abnorme assembramento di persone si sarebbe riversato a Fonte Vetica con migliaia di automezzi tra cui auto, moto e soprattutto camper con al seguito bombole di gas, e che il tutto si sarebbe svolto in particolari condizioni climatiche, ampiamente previste, per cui in queste settimane anche nella zona di Campo Imperatore si registrano temperature altissime e siccità. Ribadendo che alle Regioni, per legge, prioritariamente spetta la tutela del patrimonio boschivo e la lotta attiva contro gli incendi boschivi, nei mesi scorsi,- ricorda D’Annibale- abbiamo denunciato invano e ripetutamente che i fondi destinati alla convenzione antincendi boschivi che la Regione Abruzzo stava stipulando con i Vigili del fuoco fossero del tutto insufficienti ed inadeguati. E’ semplicemente assurdo pensare che una sola squadra di vigili del fuoco per provincia potesse essere sufficiente a raggiungere lo scopo. Tutto brucia come da programma, insomma. A cio’ – incalza il rappresentante del Conapo – si aggiunga che a sette mesi dal varo della riforma Madia, che ha sciolto la Forestale, mancano i decreti che assegnano ufficialmente i 16 mezzi ai Vigili del Fuoco, e le gare d’appalto per la manutenzione. Un vero pasticcio anche la suddivisione degli ex Forestali previsto dalla stessa legge: dei circa ottomila forestali, 6.400 sono stati dirottati nell’arma dei Carabinieri, 1.240 nella Pubblica Amministrazione, mentre ai Vigili del Fuoco, che pure ne avrebbero giovato più di tutti, ne sono stati assegnati soltanto 361. Analogo destino è toccato agli automezzi dell’ex Forestale. L’Abruzzo, poi, come altre sei regioni è priva di mezzi aerei destinati alle attività antincendi boschivi».

 

Fonte: Agi

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