È stato un ritorno a casa, nel senso più profondo e sentito del termine. La riapertura degli uffici comunali in piazza Aldo Moro non ha rappresentato solo la fine di un cantiere edile, ma la riaffermazione di un’identità collettiva. Dopo due anni di attesa, la comunità ha riabbracciato il suo luogo simbolo tra la commozione generale e un forte senso di appartenenza.
Il momento più toccante è stato il taglio del nastro. Il sindaco Lorenzo Berardinetti ha condiviso questo gesto simbolico con il baby sindaco, Giuseppe Caretta, unendo idealmente il presente e il futuro del paese. La benedizione è stata impartita dal vescovo della diocesi dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro. A coordinare i lavori della giornata è intervenuto il vice presidente dell’ordine dei giornalisti, Daniele Imperiale.
La piazza gremita ha visto la partecipazione di numerose autorità che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza a Sante Marie.
Erano presenti l’ex direttore della protezione civile regionale, Mauro Casinghini, il vice prefetto Giuseppe Girolami, la presidente nazionale di Borghi autentici, Rosanna Mazzia, e la dirigente scolastica Maria Elena Rotilio. Hanno presenziato le forze dell’ordine con il capitano Marco Passamonti, comandante della compagnia dei carabinieri di Tagliacozzo, e Claudio Ciucci, comandante della polstrada di Carsoli.
Tra i rappresentanti politici sono intervenuti il consigliere comunale di Roma, Dario Nanni, e il consigliere regionale Antonio Di Marco. Hanno partecipato inoltre numerosi sindaci e amministratori marsicani, insieme agli attuali ed ex amministratori locali, ex dipendenti comunali e ai tecnici che hanno seguito l’opera.
“Questo municipio è la casa di tutti”, ha spiegato il primo cittadino, “restituirlo rinnovato significa investire nella qualità dei servizi e nella sicurezza, affinché ogni persona possa sentirsi accolta e ascoltata”.
Berardinetti ha poi lanciato un messaggio forte contro l’isolamento dei piccoli borghi. “Noi vogliamo andare controcorrente. Vivere un paese è una causa che si sposa e si porta avanti nonostante tutto”.
Il sindaco ha concluso il suo intervento con un pensiero rivolto alle generazioni passate e future: “La speranza la dobbiamo trovare nel sorriso dei nostri bambini quando escono da scuola e nella tenacia dei nostri anziani”.








































