Il Ministero della Salute ha emanato la circolare del 23 aprile 2022 “Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica”, segnalati inizialmente dal Regno Unito all’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il documento riporta l’aggiornamento della situazione epidemiologica al 22 aprile 2022, le definizioni di caso attualmente in studio da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’attuale valutazione del rischio, le azioni intraprese a livello nazionale, le indicazioni per la segnalazione dei casi e le raccomandazioni per la gestione dell’evento in oggetto.
Questo è il quadro epidemiologico nazionale: al 22 aprile sono giunte in totale 11 segnalazioni che fanno riferimento a pazienti individuati in diverse Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto).
Si tratta quindi di segnalazioni relative a casi sporadici sparsi sul territorio nazionale, la cui aderenza ai criteri della definizione di caso (riportata di seguito) viene di seguito illustrata:
• 1 paziente non rientra nella definizione di caso (ricoverato prima del gennaio 2022);
• 2 casi sono in corso di valutazione per possibili ulteriori cause eziologiche;
• 4 casi sono definibili come “sospetti” (gli esami sono al momento in corso o non definiti);
• 2 casi definiti come “possibili” (età superiore ai 10 anni);
• 2 casi “confermati”
Una positività per Adenovirus o per SARS-CoV-2 è stata per ora riportata solo in due casi sospetti. Il ruolo giocato dagli Adenovirus nella eziologia di queste forme di epatite acuta, ipotizzato da ricercatori UK, non è però confermato in via definitiva.
Un caso “possibile” è stato sottoposto a trapianto epatico.
Diverse Regioni (Campania, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Calabria, Puglia) hanno comunicato di non avere al momento casi da segnalare.
A livello internazionale, invece, il 5 aprile scorso, l’OMS venne informata su 10 casi di epatite acuta grave ad eziologia sconosciuta in bambini di età inferiore ai 10 anni, osservati nella Scozia centrale. Di questi 10 casi, 9 avevano presentato sintomatologia nel marzo 2022 mentre per un caso l’esordio dei sintomi risaliva a gennaio 2022. Tutti e 10 i casi sono stati identificati in seguito a ricovero. In un caso è stato necessario ricorrere al trapianto di fegato.
E’ bene ribadire che non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti COVID-19 e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune.