Un arresto effettuato senza troppo movimento o rumore, quello di Alessandro Bogdan Musetescu, di nazionalità romena e di circa 30 anni di età, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri a Collelongo, all’interno della casa paterna, dove si trovava in compagnia del padre e della madre. Lui, latitante da circa tre anni, è stato letteralmente beccato dai Carabinieri della stazione di Trasacco, i quali hanno portato a termine l’arresto sotto gli ordini del luogotenente Armando Croce, mentre era in Italia, nella Marsica, per l’appunto, a casa di mamma e papà, pensando, forse, di non essere scoperto.
Sono state le indagini certosine, condotte dai militari di Trasacco, a rintracciarlo. Ora, l’uomo catturato, dovrà scontare la pena rimasta appesa sulla sua testa, a seguito della condanna, ossia quella di 2 anni e 9 mesi di prigione. Attualmente, di fatti, si trova già rinchiuso nella casa circondariale San Nicola di Avezzano.
Su di lui pendevano diversi reati, di grave entità, come una rapina a mano armata, avvenuta a Luco dei Marsi e diverse rapine e furti a Collelongo, ai danni di povere vecchiette. Per l’arrestato, sono giunti al termine, quindi, tre anni di latitanza in giro per l’Europa, tra la Romania e la Germania, per sfuggire al ‘cappio’ della condanna e della pena. I Carabinieri di Trasacco si sono appostati nei pressi della sua abitazione, sita, per l’appunto, a Collelongo, ed hanno atteso la sua mossa falsa. L’uomo non ha opposto resistenza alcuna alle manette.
L’arresto è avvenuto alle ore 14 del pomeriggio, in pieno giorno. Musetescu era allora in casa, assieme ai suoi congiunti. I Carabinieri hanno circondato dapprima l’abitazione e, una volta entrati all’interno, lo hanno tratto in arresto. La sua vicenda criminosa si intreccia anche con i retroscena del delitto di Marco Callegari, avvenuto il 10 settembre del 2015, in località Piccola Svizzera, nella città di Tagliacozzo.
Musetescu era accusato, all’epoca dei fatti, assieme a Pietro Catalano, 50enne buttafuori – colui che, effettivamente, sparò mortalmente contro la vittima – e ad altre persone di nazionalità romena, di aver preso parte attiva alla rissa che ha poi portato all’uccisione dello stesso Callegari. 16 anni vennero dati all’omicida, Pietro Catalano, di fronte al Gup, con il rito in abbreviato.
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