Il banco check in preso d’assalto dai terroristi, ma l’immediato intervento delle forze dell’ordine ha impedito il peggio. È questo lo scenario della esercitazione che si è svolta oggi in Aeroporto, nell’ambito del programma, previsto due volte l’anno e finalizzato a verificare l’efficienza dell’apparato istituzionale in risposta agli attacchi terroristici.
Protagonisti della simulazione, coordinata dal vicequestore aggiunto della Polizia di Frontiera, Dino Petitti sono stati la Polizia di Frontiera, che secondo il Leonardo Da Vinci, ovvero il piano di sicurezza aeroportuale che prescrive i protocolli di intervento nel caso di attacchi terroristici, deve gestire le operazioni di primo intervento e poi la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, le guardie giurate, la Dogana, l’Enac, l’Enav e il personale della Saga.
L’esercitazione ha visto la simulazione di uno scontro a fuoco al banco check in, aperto dai terroristi. Il primo intervento dunque è stato gestito da Polizia di Frontiera, Guardia di Finanza e guardie giurate, che hanno messo in sicurezza l’aeroporto e contrastato la minaccia terroristica, disarmando gli attentatori e bonificando l’area. Contestualmente è stata immediata la risposta di Enac e Saga che in accordo con l’Enav hanno simulato la chiusura dello spazio aereo.
L’esercitazione è avvenuta nel rispetto della normativa anti Covid al fine di evitare assembramenti e contatti.