L’aeroporto d’Abruzzo, ieri mattina, è stato lo scenario di una simulazione di attentato a mezzo bomba. Uno scenario alquanto realistico che ha visto esplodere con fumo e calcinacci un ordigno nella zona del check-in dello scalo aeroportuale. La simulazione rientra nei protocolli previsti dal piano di sicurezza aeroportuale e prevede l’attuazione in tempi brevissimi di tutta una serie di interventi finalizzati a mettere in sicurezza i passeggeri e le persone che sono in aeroporto al fine di scongiurare ulteriori ipotesi di rischio. Subito dopo l’esplosione sono arrivati i veicoli dei Vigili del Fuoco del distaccamento aeroportuale, la Polizia di Frontiera, gli Artificieri della Polizia di Stato, i Carabinieri, i Finanzieri, i Vigili Urbani e gli Operatori del 118 di frontiera. Sono stati attivati tutti gli enti preposti che, ognuno per le proprie competenze, si sono prodigati nel dare il proprio supporto nello scenario dell’esplosione simulata cercando di identificare un possibile attentatore e di mettere in sicurezza la zona rossa. I passeggeri e tutto il personale aeroportuale sono stati fatti evacuare come previsto dal piano di sicurezza aeroportuale.
Tutte le operazioni finalizzate alla messa in sicurezza dell’aeroporto sono state dirette e coordinate dal dirigente della Polizia di Frontiera Dino Petitti unitamente alle autorità competenti. Petitti ha espresso grande soddisfazione per l’andamento di tutta la simulazione. «L’operazione che si è svolta oggi in aeroporto in condizioni di massima sicurezza – ha detto Petitti – rappresenta un importante elemento di valutazione dell’efficienza della macchina della sicurezza. Attraverso la simulazione di ieri mattina abbiamo verificato la velocità dei tempi di intervento delle forze dell’ordine congiunte e degli enti aeroportuali».
Fonte Ufficio Stampa Saga
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