La sirena indicherà alla popolazione di allontanarsi dalle proprie abitazioni e di raggiungere le aree di attesa. Il suono che dal 1936 viene azionato dal palazzo municipale, quotidianamente, alle 12, domenica 13 gennaio 2019, sarà anticipato presumibilmente di un paio d’ore e darà il via alla maxi esercitazione in cui saranno coinvolti gli avezzanesi, che simulerà lo stato di emergenza che segue a una forte scossa di terremoto.
Al Comune di Avezzano, da qualche mese, è a lavoro una segreteria di coordinamento, guidata dalla segretaria generale Manuela De Alfieri, per seguire passo dopo passo, il lavoro di ben 21 discenti arrivati dall’Università dell’Aquila e che frequentano il Master universitario multidisciplinare di II livello ODEM ‘Official of Disaster and Emergency Management’, impegnati nello studio accademico che tratta il management sui temi della pianificazione strategica territoriale e la gestione di crisi e emergenze, supportati da docenti di livello nazionale ed internazionale.
Un Capitano dell’esercito, un Veterinario, una Dottoressa in Scienze forestali, una Laureata in Beni culturali, un Manager d’azienda, un Dirigente pubblico, insieme a Ingegneri, Geologi e Architetti. Ognuno di loro, alla fine del percorso di studi, diventerà un professionista nella progettazione integrata del territorio e della gestione di crisi ed emergenze ambientali, socio-economiche e di sicurezza sociale.
«L’obiettivo del progetto dell’Università degli Studi dell’Aquila, a cui abbiamo scelto di aderire», il commento del sindaco Gabriele De Angelis, «punta a un obiettivo fondamentale: mettere in essere azioni concrete per migliorare il piano di emergenza comunale e fare in modo che in caso di una calamità naturale tutti sappiano cosa fare. In primis la macchina comunale deve essere preparata su come gestire al meglio, eventuali richieste e supportare al momento del bisogno, le necessità dei nostri concittadini, come anche la popolazione tutta, deve essere informata, su come proteggersi, nel caso ci si trovi all’interno di abitazioni e strutture al chiuso, oppure all’esterno. Tutta la cittadinanza dovrà infine conoscere i luoghi sicuri o Aree di Attesa, dove poter trovare assistenza a seguito di evento calamitoso e sul come arrivarci in sicurezza, senza intralciare le operazioni di soccorso».
Il Master ODEM, presentato a luglio all’Aquila, dalla Rettrice Paola Inverardi, alla presenza delle più alte cariche che si occupano di protezione civile in Italia, è stato ideato e promosso dal Centro Studi Edimas (Emergency and Disaster Management Studies), che ha messo a disposizione dell’amministrazione comunale i propri Tutor che, oltre alla formazione dei discenti, stanno seguendo le attività formative dei ruoli di comando comunali, ognuno per il proprio settore di competenza: dall’Amministrazione contabile al Sociale, dall’Urbanistica alla Polizia locale, dalla Sanità alla Cultura scolastica.
Prossimo step sarà la consegna nelle scuole primarie e secondarie della città di depliant, realizzati a seconda dell’età degli studenti, in cui saranno indicate oltre alle più comuni regole di base da dover eseguire in caso di calamità, anche le Aree di Attesa, individuate sia nel centro della Città, sia nelle periferie. Saranno preventivamente distribuiti anche dei questionari, in modo che ogni singolo alunno potrà compilare con il contributo dei suoi familiari, in modo da poter testare il grado di conoscenza, in tema di protezione civile.
L’amministrazione comunale si impegna a consegnare ad ogni studente delle scuole elementari, anche una piccola radiolina, perché è di fatto accertato, che soprattutto in caso di terremoto, le linee telefoniche e le reti dati, potrebbero diventare inaccessibili, per cui simbolicamente loro e le loro famiglie, potranno sintonizzarsi sul canale FM 102.5 di Radio Monte Velino, e ricevere in tempo reale la comunicazione ufficiale del Sindaco. A breve saranno organizzati altri incontri con i Docenti e gli alunni delle scuole superiori. Oltre a tutto ciò, l’amministrazione ha avviato l’iter per la realizzazione di un nuovo COC Centro Operativo Cominale, in un’area maggiormente sicura e più idonea.
«Il Centro operativo comunale va individuato in una zona che non sia centrale, che garantisca una viabilità che non sia soggetta a impedimenti o a eventuali crolli, quindi fuori dai centri storici e da edifici vulnerabili», commenta il Vice Presidente del Centro Studi E.Di.MaS., l’Ingegnere Giulio Marcucci, «e possibilmente facilmente raggiungibile dalla viabilità autostradale. Di prassi è da evitare l’occupazione di scuole, per non impedire agli alunni, il loro rientro in classe nel più breve tempo possibile. All’interno del COC saranno quindi predisposte le postazioni delle Funzioni di Supporto previste dal piano di emergenza comunale».
Sul sito istituzionale del Comune www.comune.avezzano.aq.it è stata aperta un’apposita sezione ‘Exercise 2019’ in cui potranno essere acquisite tutte le notizie in merito all’esercitazione del 13 gennaio 2019. L’informazione istituzionale sarà garantita anche nelle pagine aperte sui social Facebook e Twitter ‘Comune di Avezzano’.
Fonte e foto di: Ufficio Stampa Comune di Avezzano