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Fauna selvatica: “In piazza vincono gli agricoltori”, ora tocca alla politica

Confagricoltura L'Aquila: "La Regione Umbria – a guida progressista – ha approvato il piano venatorio che contempla l’abbattimento dei cervi, daini, cervi, caprioli, daini. Dalle associazioni di categoria abruzzesi è stato presentato "un documento con dieci proposte operative, a partire dalla riforma delle leggi regionali n. 10/2003 e n. 10/2004 e dall’accelerazione delle procedure di indennizzo".

“Una mobilitazione riuscita, che ha centrato pienamente l’obiettivo”. La manifestazione promossa da Confagricoltura Abruzzo, insieme a CIA Abruzzo, Copagri Abruzzo e LiberiAgricoltori Abruzzo, ha visto una partecipazione straordinaria e trasversale: agricoltori, cittadini, giovani, famiglie, sindaci e rappresentanti delle istituzioni si sono ritrovati davanti all’Emiciclo per chiedere interventi rapidi ed efficaci contro i danni provocati dalla fauna selvatica.

Il presidio, animato da centinaia di persone e mezzi agricoli, si è trasformato in un momento di confronto istituzionale concreto. La consegna di quasi 10.000 firme raccolte in meno di dieci giorni al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha rappresentato un atto forte e simbolico, cui ha fatto seguito un confronto con tutti i Capigruppo dei partiti e movimenti rappresentati in Aula, che hanno accolto con attenzione le istanze del settore agricolo.

A essere presentato è stato un documento con dieci proposte operative, a partire dalla riforma delle leggi regionali n. 10/2003 e n. 10/2004 e dall’accelerazione delle procedure di indennizzo. Le organizzazioni si sono impegnate formalmente a consegnare, nelle prossime settimane, una proposta di legge unitaria e condivisa, frutto del lavoro congiunto di Confagricoltura, CIA, Copagri e Liberi Agricoltori.

La manifestazione ha prodotto risultati concreti anche sul piano politico: nel confronto con l’assessore Emanuele Imprudente e il presidente della Commissione Agricoltura Nicola Campitelli, è stata presentata la proposta di istituire una conferenza permanente sulla gestione della fauna selvatica, che coinvolga agricoltori, cittadini, cacciatori, enti parco e istituzioni, per dare stabilità a un confronto finora troppo frammentato.

Con l’ex assessore Dino Pepe (PD), è arrivato l’impegno a proporre nella prossima riunione del Consiglio uno stanziamento straordinario per risarcire tutti i danni arretrati, segno che la questione ha finalmente ottenuto attenzione bipartisan.

“Dopo il provvedimento del TAR, che non si è espresso nel merito dei ricorsi ambientalisti dichiarando cessata la materia del contendere, la Regione Abruzzo sta lavorando al nuovo piano di controllo dei cervidi, previsto per l’autunno. auspichiamo che i tempi siano rapidi, poiché i recenti censimenti hanno registrato un ulteriore incremento della popolazione di cervi”. –afferma Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura Abruzzo “È giunto il momento di una resipiscenza da parte di quei politici regionali che ancora si oppongono agli abbattimenti selettivi, ignorando i dati e la realtà dei territori”. Un’altra Regione quella dell’Umbria – a guida progressista – ha approvato il piano venatorio che contempla l’abbattimento dei cervi. “Non ci risulta che i Consiglieri di opposizione abbiamo ostacolato questa iniziativa, chiedendo le dimissioni dell’Assessora agricoltura del PD Simona Meloni (nomen omen). Ora non ci sono più alibi per l’immobilismo”, conclude il Presidente Lobene.

La manifestazione del 13 maggio non è stata solo una prova di forza, ma un passaggio di maturità del mondo agricolo abruzzese,
capace di portare all’attenzione della politica regionale problemi strutturali e proposte costruttive. Ora la parola passa alle istituzioni: la piazza ha parlato con chiarezza, e gli impegni presi meritano risposte rapide e risolutive.

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