“In Italia ci sono 10,4 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni e quelli che lavorano sono circa 7 milioni, di cui l’80% presenta contributi stabili nell’ultimo anno. I restanti, circa 3,5 milioni, hanno una contribuzione frammentata o non pagano affatto i contributi perché non lavorano. Per questo abbiamo messo a punto un “Progetto Giovani” che partirà a ottobre 2024 e andrà avanti per tutto il 2025 per avvicinare i giovani al mondo della previdenza.
Questo progetto si articolerà in diverse azioni integrate rivolte ai ragazzi dei vari gradi di istruzione, ai giovani lavoratori, ai precari, ai NEET ma anche a chi lavora in modo non regolare e alle donne che hanno lasciato il lavoro. L’Inps sarà presente nelle fiere di orientamento al lavoro: con un road show nelle principali città con un truck dotato di uno sportello mobile; nelle scuole e nelle università creerà podcast informativi, video tutorial, e promuoverà una campagna di comunicazione tramite i social network e un’app denominata “Contaci”, con l’obiettivo di dimostrare ai giovani che avranno una pensione pubblica e che l’importo della stessa dipenderà dal loro percorso lavorativo” ha dichiarato Gabriele Fava, Presidente dell’INPS durante l’Abruzzo Economy Summit a Pescara.
Grazie a un lungo percorso che va avanti dalla metà degli anni ’90 del secolo scorso, l’Inps è attualmente una delle organizzazioni più all’avanguardia nell’uso delle nuove tecnologie e anche nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, in particolare quella Generativa, che ha consentito la realizzazione di assistenti virtuali avanzati per rispondere in modo rapido e puntuale alle esigenze dell’utenza, riducendo così i tempi di attesa e semplificando l’accesso, tra cui l’Assegno Unico Universale (AUU), il Supporto Formazione Lavoro (SFL) e la Cassa Integrazione (CIG).
“L’importanza della tecnologia è confermata anche dal fatto che negli ultimi 12 mesi oltre 2 milioni di cittadini attraverso il sito INPS hanno utilizzato l’Intelligenza Artificiale senza saperlo con il “Consulente digitale delle pensioni”: un servizio realizzato nell’ambito dei progetti del PNRR, attraverso cui i pensionati, in maniera semplice, possono verificare se hanno diritto o meno a prestazioni “integrative” in base alla propria specifica situazione. Anche l’Intelligenza Artificiale ci aiuterà dunque molto nei prossimi anni a rimodulare e personalizzare i servizi e le prestazioni INPS sul ciclo della vita dei cittadini nell’ottica del welfare generativo” ha concluso Fava.