La FCL CIGL esprime preoccupazione per la ventilata chiusura del Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” de L’Aquila. «Apprendiamo che per mancato raggiungimento delle iscrizioni previste il Convitto Nazionale rischia di non essere autorizzato a continuare la sua storia», recita un comunicato a forma FCL CIGL, «Nella piena consapevolezza dell’importanza per la nostra città di ospitare un Convitto Nazionale, la cui storia risale agli inizi del ‘800 da quando, con alterne vicende, accompagna intere generazioni di convittori, ci indigna che siano ancora una volta numeri non più adeguati alla storia recente del nostro territorio, a decidere le sorti di un’istituzione della conoscenza. Ci indigna che questo avvenga nel più assoluto silenzio dei nostri amministratori che non comprendono la portata di quanto si sta perdendo tra mancata ricostruzione dell’edilizia scolastica, parametri numerici inadeguati e spopolamento».
Il Convitto è stato coinvolto nei lutti del terremoto del 2009 ed è attualmente è dislocato in un musp in una zona periferica del capoluogo, uno dei motivi dietro il calo delle iscrizioni. La FCL CIGL parla di perdita di iscritti dovuta anche alla « crisi profonda che investe il nostro territorio in termini di programmazione e di progettualità sociale e culturale».
La FLC CGIL guarda con preoccupazione alla perdita di posti in organico, soprattutto quello del personale ATA.