Mauro Febbo, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, interviene sulle scelte sanitarie della Regione Abruzzo.
“Le osservazioni emerse dal Tavolo di Monitoraggio non saranno mai recepite da questa maggioranza. Dopo 2 anni di pandemia e dopo 10 anni in cui gli abruzzesi hanno dovuto subire il commissariamento della Sanità, con rinunce e sacrifici, ci si aspettava un approccio ben diverso da parte di Roma.
La presenza territoriale deve rispondere a un preciso fabbisogno che ormai è certificato dai fatti. Non è più accettabile la volontà di restare ancorati al Decreto Lorenzin, ormai datato e superato dalle nuove esigenze sanitarie. Abbiamo lavorato con determinazione e convinzione su una rete ospedaliera che rispondesse alle esigenze della nostra regione, senza mai eccedere nelle richieste, ma se i burocrati romani pensano di fare “macelleria sanitaria” sulle nostre spalle riceveranno solo rifiuti da parte nostra. La rete ospedaliera che abbiamo pensato sarà presto oggetto di approvazione da parte del Consiglio regionale e quando diventerà Legge sarà notificata al Tavolo di monitoraggio; a quel punto, potrà iniziare un confronto che difficilmente ci vedrà retrocedere dalle nostre posizioni. Tra le varie osservazioni che vengono sollevate e che mai accetteremo c’è quella di avere un solo Dea di II livello. Come abbiamo scritto e notificato, in Abruzzo ci saranno 4 Dea di I livello, nei 4 Capoluoghi, con funzioni di II livello così come saranno classificati gli altri presidi ospedalieri da Sulmona a Ortona, da Atessa ad Atri ecc. con relativi servizi e posti letto. Al momento quelle del Ministero sono solo osservazioni ma la nostra rete ospedaliera – ribadisco – presto diventerà legge”.