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Fedele (M5S): “Il 10 marzo riprendiamoci l’Abruzzo”

Grande partecipazione alla inaugurazione della sede elettorale del consigliere regionale uscente: "Siamo l'alternativa al malgoverno di Marsilio"

COMUNICATO STAMPA

 

“Dopo cinque anni di malgoverno del Presidente Marsilio, il 10 marzo votiamo il Movimento 5 Stelle, votiamo Luciano D’Amico e riprendiamoci l’Abruzzo per restituirgli quella dignità che il centrodestra gli ha tolto. Basta con le decisioni politiche prese da Roma che incidono sulla nostra vita e basta con l’incapacità di chi ci ha ridotti a un territorio di serie B, sempre sacrificato sull’altare delle strategie politiche dei partiti di un centrodestra cieco di fronte alle nostre necessità”.

 

Ad affermarlo è stato Giorgio Fedele, Consigliere regionale uscente del Movimento 5 Stelle, che ieri, in occasione dell’inaugurazione della sua sede elettorale ad Avezzano, ha fatto il bilancio dei suoi cinque anni in Consiglio regionale ricordando le tante battaglie portate avanti a favore del territorio e dei suoi abitanti.



Alla presenza di una folla accorsa da ogni angolo della Marsica e della provincia dell’Aquila, il Consigliere Fedele ha ricordato come “durante la pandemia da Covid-19 il nostro territorio è stato lasciato solo: noi cittadini chiedevamo una risposta sul nostro diritto alle cure, così come gli operatori sanitari che non sono stati messi nella possibilità di darci queste risposte nonostante le grandi eccellenze e professionalità che avevamo e abbiamo nei nostri presidi. Anche loro sono stati vilipesi e umiliati nell’abito del loro lavoro perché il contesto che il centrodestra che ha guidato la Regione Abruzzo ha creato non garantiva neanche la minima decenza”, ha detto Fedele che ha proseguito spiegando che “mentre a Pescara si realizzava un ospedale Covid costato svariate decine di milioni di euro, ad Avezzano sono stati concesse poche migliaia di euro impiegati sulla Marsica per tirare su un tendone da circo inaccessibile dove, peraltro, pioveva dentro. Una cosa inaccettabile che ha violato la dignità dei marsicani e del nostro territorio. Una disparità di trattamento vergognosa, umiliante, scandalosa che non abbiamo dimenticato e che non dimenticheremo il 10 marzo quando andremo alle urne per far ritornare a Roma il Presidente Marsilio”.



Fedele ha poi ricordato il suo proficuo impegno per la messa in sicurezza delle strade fucensi grazie a numerosi e ingenti contributi stanziati negli anni, ma anche il costante ascolto e dialogo con gli agricoltori e piccoli e medi imprenditori del territorio. L’occasione, impreziosita dalla presenza della senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo, è stata importante anche per sottolineare come, da unico Consigliere regionale marsicano di opposizione, abbia trovato nell’intera provincia aquilana moltissimi interlocutori con cui sposare iniziative e portare avanti progetti e attività politiche, civiche e sociali.



“Per cinque anni ho tenuto alta l’attenzione sull’impianto irriguo del Fucino e sulla linea ferroviaria Roma-Pescara e soprattutto su quella che è stata la fallimentare gestione della sanità sui presidi della provincia, a partire dalle liste di attesa che ancora sono infinitamente lunghe e che non garantiscono il diritto alle cure: tutte aree di intervento e investimenti promessi e sbandierati ma mancati e accantonati dal governo regionale di centrodestra che ha usato il nostro territorio come passerella elettorale e come bancomat, prendendo tutto ciò che poteva e risarcendoci con promesse da marinaio e verbi declinati al futuro. I tanti ‘faremo’ che si sono trasformati in fumo agli occhi dei cittadini sono qui a testimoniarlo”.

 

“Non posso che ringraziare chi, per tutto questo tempo, mi è stato vicino, mi ha supportato e continua a farlo – ha concluso Fedele – sono sicuro che continueremo a toglierci belle soddisfazioni. Il 10 marzo abbiamo l’opportunità di votare una persona speciale, di grandissima cultura e preparazione come Luciano D’Amico, perfetto per rappresentare tutti gli abruzzesi e tutte le abruzzesi delle quattro province. Siamo pronti a scrivere una nuova pagina della nostra regione. Facciamolo tutti insieme”.

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