Federica Pellegrini ha chiuso al settimo posto la sua ultima finale olimpica dei 200 stile libero. L’azzurra è finora l’unica nuotatrice ad aver conquistato la qualificazione a cinque finali olimpiche nella stessa distanza. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 l’Italia è medaglia di bronzo nel 4 senza di canottaggio.
L’equipaggio azzurro, composto da Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Marco Di Costanzo e Giuseppe Vicino, è arrivato alle spalle di Australia e Romania. Poco prima di scendere in acqua, l’Italia ha dovuto sostituire Bruno Rosetti, primo azzurro risultato positivo al covid, con Di Costanzo. Federico Burdisso è medaglia di bronzo nella finale dei 200 delfino.L’oro è stato vinto dall’ungherese Milak, l’argento dal giapponese Honda.
“E’ stato un bel viaggio, tanti anni di bracciate: me la sono goduta dall’inizio alla fine”. Federica Pellegrini prova a non piangere, ma non riesce a trattenere le lacrime dopo il settimo posto nella finale dei 200 stile, “l’ultima della mia carriera”. “Tra pochi giorni faro’ 33 anni, è il momento piu’ giusto ha detto a RaiSport -: ringrazio tutti quelli che mi hanno tifato e si sono svegliati di notte per seguirmi dall’Italia”.
“E adesso? Ma io ho tantissime cose da fare adesso”. Federica Pellegrini dice addio al nuoto, almeno quello di altissimo livello internazionale con la sua ultima finale olimpica dei 200 stile libero. “Prima di tutto – conclude la Divina – tornare a casa che mi stanno aspettando tutti, festeggiare il mio compleanno perché 33 anni è un’età importante, poi ci dobbiamo far votare dagli atleti per il Cio, a settembre, si spera anche novembre ci sarà la Isl a Napoli, poi uscirà un docufilm, poi c’è in progetto un libro, poi le registrazioni di Italia’s got talent”.
“Se non ci fosse stato Matteo probabilmente avrei smesso qualche anno fa”. Dopo l’addio olimpico, Federica Pellegrini parla apertamente per la prima volta della sua privata, ‘ufficializzando’ il fidanzamento con l’allenatore Giunta. “Matteo – ha detto l’azzurra al Tg1, dopo la finale dei 200 stile libero . è stato un grandissimo allenatore ed un compagno di vita speciale, spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati bravi molto in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo”.