“Un Eco Mostro che sicuramente non passa inosservato. All’interno del bellissimo paesaggio naturale di Cappadocia, la costruzione regna abbandonata da anni”. Così, ieri pomeriggio, durante la visita ad Avezzano dell’onorevole Camillo D’Alessandro,
Silvia Federici, candidata con Cappadocia nel cuore, ha deciso di mostrare al deputato la delicata questione. Da parte sua, l’onorevole si è mostrato interessato a portare avanti il problema in aula parlamentare.
“E’ un paesaggio devastato dal malaffare, un’arrogante metastasi di cemento che inquina non solo la nostra faggeta ma anche la nostra coscienza. Un intreccio tra omertà sociale e mutismo istituzionale: sappiamo tutti che le organizzazioni criminali da anni si infiltrano non solo nell’economia legale, ma anche nelle amministrazioni comunali, proprio quelle che negli anni 70 hanno dato la possibilità a questi signori di costruire uno scempio.
“Ho deciso di incontrare a nome di Cappadocia nel Cuore L’Onorevole Camillo D’Alessandro, il quale si è reso subito disponibile a portare la nostra voce in Parlamento.
La mia, quella del mio gruppo e soprattutto di tutte quelle persone che da anni chiedono la demolizione.
Una bonifica non solo paesaggistica ma anche e soprattutto morale. Vogliamo chiudere con il passato, fatto di abusi edilizi scellerati e affari malavitosi. Avremo presto un altro incontro per un confronto tecnico: D’Alessandro e’ un politico molto attivo e soprattutto attento alla nostra regione senza distinzione di zone.”
conclude
“Vorrei aggiungere un pensiero: dopo il referendum del 20 e 21 se dovesse vincere il sì
molti territori rischierebbero di non essere rappresentati. La conseguenza, per noi che siamo demograficamente meno numerosi rispetto agli abitanti della costa, è di non avere parlamentari che diano voce alle nostre richieste.
Puntiamo sulla qualità dei nostri rappresentanti non sulla quantità”