Alla luce delle condizioni di salute psichica del mio assistito signor Pecorale, la sua custodia cautelare in carcere era incompatibile sin dal principio. Siamo pienamente soddisfatti dell’avvenuto ricovero presso il reparto di Psichiatria dell’ospedale ‘Renzetti’ di Lanciano (Chieti). Domani avrò un incontro con il mio assistito”.
Così l’avvocato del Foro di Vasto (Chieti) Alessandro Cerella, difensore di Federico Pecorale, trentenne di Montesilvano (Pescara) condannato, il 22 giugno scorso, a 12 anni di carcere – di cui cinque in struttura psichiatrica – per aver ferito nell’aprile 2022 Yelfry Guzman, 23enne cuoco di un ristobar in piazza della Rinascita a Pescara. Il ragazzo restò paralizzato e attualmente non è in grado di camminare.
Il motivo del ferimento, fu poi appurato, derivò dalla salatura non ottimale degli arrosticini che lo stesso Pecorale stava mangiando nel locale.
L’uomo era detenuto nel carcere di Velletri (Roma).
Nelle ultime ore, dopo la richiesta presentata al tribunale, il suo legale Alessandro Cerella è riuscito ad ottenere il ricovero in una Psichiatria, individuata nell’ospedale civile di Lanciano.