Tutto esaurito intorno al Gran Sasso per le riprese del film “Ferrari” fissate per 24 e 25 ottobre.
Circa 480 addetti ai lavori, tra operatori tecnici, stuntmen, costumisti, sceneggiatori, comparse e attori, hanno praticamente invaso L’Aquila e il suo territorio.
Hotel e B&B sold out nel comprensorio, da L’Aquila a Santo Stefano di Sessanio. Già arrivati i truck di attrezzature di scena e le auto d’epoca con produttori, operatori, attrezzisti, meccanici e comparse, stanno arrivando, in queste ore, anche le star. Domani arriverà in Abruzzo il regista Michael Mann per gli ultimi sopralluoghi. Tra le strade scelte per girare le scene del film ci sono quella che va da Fonte Cerreto a Fonte Vetica, verso Vado di Sole, Castel del Monte, la piazzetta di Assergi, la strada di Santo Stefano di Sessanio. Un’ordinanza della Prefettura dell’Aquila disporrà la chiusura delle strade, in alcuni casi parziale, dalle ore 6 alle 21 di lunedì e martedì.
Il film racconta l’edizione della Mille Miglia del 1957, vinta dalla Ferrari, ma segnata dall’uscita di strada, vicino a Guidizzolo, con la morte di de Portago e nove spettatori.
L’Aquilano sarà il set delle scene legate a quella vicenda. Enzo Ferrari è interpretato da Adam Driver, irriconoscibile nei panni del fondatore dell’omonima casa automobilistica e alla guida della “Rossa”; nei panni di Piero Taruffi ci sarà Patrick Dempsey, dottor Stranamore di Grey’s Anatomy. Michael Mann ha scelto le strade del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga per la loro spettacolarità, che sarà immortalata dalle camere con un apposito elicottero da ripresa. Una scelta apparentemente vintage rispetto all’uso dei più moderni droni, ma dal sapore di storico cinema americano d’azione. Il pluripremiato Mann annovera tra i film più famosi “L’ultimo dei Mohicani” con Daniel Day-Lewis, “Public Enemies” con Johnny Depp e “Collateral” con Tom Cruise. Si aspetta con ansia il ciak della produzione internazionale più grande mai arrivata in zona, mentre l’economia locale, non solo di ricettività e ristorazione, ha già ricevuto una grande boccata d’ossigeno grazie allo sfruttamento sostenibile delle bellezze paesaggistiche del territorio.