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Ferrovia, PD: “Marsilio non faccia passerella”

Ferrovia. Paolucci e Blasioli: “Dopo cinque mesi di incontri e richieste di coinvolgimento dei Comuni, Marsilio si sveglia e fa la passerella sui luoghi interessati dal progetto di velocizzazione“

“Ci sono voluti oltre cinque mesi perché il presidente Marsilio andasse a verificare di persona le criticità che toccano i Comuni interessati dal progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara. Una passerella che arriva a dibattito pubblico chiuso sul lotto da Chieti a Manoppello e alla vigilia della conferenza dei servizi che dovrà recepire la proposta presentata dai Comuni di concerto con alcuni dei comitati cittadini. Questo accade dopo tante richieste di ascolto alla Regione da parte della comunità e anche dopo aver causato la bocciatura una risoluzione presentata dal centrosinistra e che impegnava l’esecutivo proprio a istituire un tavolo permanente, coordinato dal Direttore Generale della Regione Abruzzo sull’intero progetto, a garanzia dei Comuni e al fine di risolvere le criticità che preoccupavano i sindaci e di cui la Regione non si è fatta carico. Fino a oggi”, lamentano i consiglieri regionali PD Silvio Paolucci e Antonio Blasioli commentando il viaggio del presidente szulla linea interessata dal progetto.

“Per mesi la Regione ha rinunciato a fare sintesi con i territori, lasciando sole le comunità di Chieti, Manoppello, San Giovanni Teatino, Alanno e Scafa, i Comuni con gli effetti maggiormente impattanti del raddoppio – incalzano i due consiglieri – Il tavolo, invece, sarebbe servito a rappresentare le comunità, che hanno dovuto cercare un rapporto diretto con il Commissario governativo di RFI per l’opera e studiare le varianti praticabili, utili a salvare la realizzazione di un progetto sicuramente strategico e a vantaggio dell’economia del territorio, ma con diversi attriti, che potevano essere limati, con il coinvolgimento della Regione come ente mediatore. Importante è anche stare accanto ai territori e ci auguriamo che Marsilio sappia prendere in carico gli interessi di tutti in una fase delicata per la fattibilità, nonché per l’apertura del dibattito pubblico anche per il cosiddetto lotto zero, quello che riguarda San Giovanni Teatino e Chieti”.

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