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Ferrovia veloce Pescara-Roma, prosegue scontro

Duro botta e risposta tra i due parlamentari abruzzesi Testa e D'Alfonso

Il rischio di una battuta di arresto per il progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara riaccende lo scontro in Abruzzo: ieri è andato in scena un botta e risposta sul tema tra il deputato di Fratelli d’Italia Guerino Testa e il deputato del Partito democratico ed ex governatore abruzzese Luciano D’Alfonso.

“Non so dove il collega deputato abbia ascoltato o letto che il progetto di rilancio della tratta sia finito nel cassetto, ma di certo conferma la sua spiccata propensione a mistificare realtà e parole altrui. Il ministro Salvini ha evidenziato criticità esistenti, ma ha concluso affermando la volontà di non rassegnarsi alla realizzazione di un’opera nazionale strategica”, ha dichiarato Testa.

Immediata la replica di D’Alfonso: “Testa prova a maneggiare argomenti che non conosce. La velocizzazione del tracciato trova la sua iniziale copertura nel contratto di programma Rfi-Regione-Mit nel 2016/2017”.

LA NOTA COMPLETA DI TESTA

“Il solito Pd, dalla demagogia di D’Alfonso alla pessima figura della De Micheli, mentre Regione e Governo lavorano per l’importante infrastruttura, merito di Marsilio.

“Il raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma è e resta una priorità infrastrutturale del governo Marsilio e del governo nazionale. Non so dove il collega deputato, Luciano D’Alfonso, abbia ascoltato o letto che il progetto di rilancio della tratta sia finito nel cassetto ma di certo conferma la sua spiccata propensione a mistificare realtà e parole altrui. Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini, infatti – ad onor di verità – nel suo intervento ha evidenziato le criticità esistenti ma ha concluso affermando la volontà di non rassegnarsi alla realizzazione di un’opera nazionale strategica. Sempre ad onor del vero, tocca ricordare come l’on. D’Alfonso da maestro della demagogia quale è, nei suoi anni di governo in Regione Abruzzo non abbia mai provveduto all’installazione di una traversina né tanto meno all’approvazione di un solo progetto, ed anzi, per la precisione, abbiamo trovato finanziati solo 300 milioni per la tratta Chieti-Pescara. Se in Abruzzo, dal 2019, si è vista vera progettualità per riqualificazione e innovazione infrastrutturale è solo frutto del lavoro serio, concreto e lungimirante svolto dal presidente Marsilio, come testimoniano – per parlare di fatti e non di vaniloqui – l’accordo sottoscritto tra Mit-Rfi-Abruzzo e Lazio che ha dato il via ad una programmazione tra le due regioni; l’avvio del dibattito pubblico, voluto dal Presidente, come primo passo per la velocizzazione della tratta; e ancora, l’ottenimento di fondi del Pnrr, e l’inaugurazione del cantiere, a Sulmona, per ridurre i tempi di percorrenza nella tratta Pescara-L’Aquila. E’ sempre troppo comodo il modus operandi utilizzato dal partito democratico che sulla stampa comunica la fattibilità dei progetti e l’apertura dei cantieri per poi recarsi nelle piazze a sostenere le proteste di chiunque incontri per strada. Proprio D’Alfonso, nei mesi scorsi, con il malsano intento di dar ragione a tutti coloro che, tra San Giovanni Teatino, Chieti Scalo, Brecciarola e Manoppello, esprimevano timori e proposte alternative al percorso ferroviario per il raddoppio della Pescara-Roma, ha addirittura sostenuto che il tracciato dovesse deciderlo la Regione con una legge. E’ giunto il momento che il collega D’Alfonso e tutti i suoi adepti abruzzesi la smettano, per il bene dell’Abruzzo, di conquistare spazi sui giornali con chiacchiere inutili e artefatte, anche per non rischiare la medesima pessima figura che ha marchiato, agli occhi degli abruzzesi e dei marchigiani, il loro ex ministro alle Infrastrutture, Paola De Micheli, che ostentò la realizzabilità del potenziamento dell’autostrada A14, salvo poi scoprire pochi giorni fa, dall’attuale viceministro Bignami, dell’assenza del relativo progetto, perché mai la ministra De Micheli inviò ad Autostrade per l’Italia una nota formale per inserire la terza corsia nelle priorità, come sbandierava ai media. Si trattò, dunque, solo di comunicati stampa, propagandistici e inveritieri”.

È quanto dichiara il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia e segretario dell’Ufficio di presidente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, Guerino Testa.

NOTA COMPLETA D’ALFONSO

D’Alfonso: “Guerino Testa prova a maneggiare argomenti che non conosce, spintonato da un redattore artificiale di comunicati stampa pensati altrove. Poiché Guerino Testa e’ gradevole sempre, proviamo ad aiutarlo”.
1) La velocizzazione del tracciato ferroviario trova la sua iniziale copertura nel contratto di programma RFI Regione abruzzo Mit nel 2016/2017 per 1556 milioni di euro;
2) I tracciati delle grandi infrastrutture sono definiti dalla Regione in coerenza con il dettato della Carta Costituzionale, in corrispondenza delle competenze contenute nel titolo V;
3) Piu Comuni della nostra regione sollevano problemi per la selezione dei sedimi terrieri che hanno evidenziato modificazioni rispetto alle ipotesi risalenti e giacenti presso gli uffici tecnici dei comuni interessati;
4) i Comuni hanno la prevalente competenza urbanistica, almeno nell’Italia del Testo unico delle autonomie locali, varato nel 1990 con la legge 142/90 e confermato nel 2001;
5) Le osservazioni dei Comuni vanno riscontrate e, se compatibili, vanno accolte, soprattutto quando gli spazi lo consentono e le risorse presentano adeguatezza (di recupero) dai quadri economici approvati;
6) I pareri acquisiti possono essere adattati e recuperati nell’arco di pochi giorni, poiché esistono figure commissariali dotate di poteri corrispondenti;
7) Nessuno può trattarci come Abruzzo da territorio di Fontamara, invocando lo spauracchio della perdita dell’opera, scegliendo di evitare di entrare nel merito delle osservazioni comunali;
8) Il “dibattito pubblico” e’ un obbligo previsto dalla legge e ormai validato pienamente anche dalla tradizione decisionale europea;
9) Le traverse non c’entrano nulla e Guerino Testa “gradevole sempre” lo dovrebbe sapere, poiché e’ stato anche Commissario Governativo di un’opera pubblica necessaria, di cui ricorderò alla fine, nonostante non ci abbia capito nulla, naturalmente perché le carte erano difficili da leggere;
10)Volendo fare un riassunto, la Pescara Roma ferroviaria si può velocizzare, senza il bisogno di problemi da inventare e si può anche entrare nel merito delle esigenze sollevate dai Comuni, proprio perché ci sono Poteri speciali e Procedure dedicate e, almeno per una delle osservazioni comunali, c’è anche abbondanza di spazio terriero e compatibilità con l’andamento del sistema delle acque giustamente analizzato! Questa e’ la verità e naturalmente sono pronto ad un confronto pubblico da video trasmettere e registrare!
*PS: quanto alla A14 e ai suggerimenti derivanti dal BIGNAMI delle opere pubbliche, tenga conto l’On Testa Guerino, nella sua veste di Segretario della Commissione Finanze della Camera, che il Progetto della “terza corsia” sarà definito dal soggetto gestore autostradale nei tempi che potremo anche divertirci a immaginare, adesso però quello che serve e’ che la richiamata opera autostradale rientri con il suo studio di prefattibilita’ nella convenzione quinquennale da “risottoscrivere” da soggetto Gestore e Ministero vigilante. Insomma e’ più complesso del foglietto ricevuto e diramato dall’Autorevole Commissario Straordinario emerito del Porto di Pescara, On Guerino Testa.

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