“Abbiamo dimostrato che il tragitto che attraversa questa parte dell’Abruzzo non è più un sogno.
C’è ancora tanto da fare come ottenere diverse autorizzazioni e sistemare dei passaggi a livello per garantire sicurezza, ma con molta prudenza potremmo dire che, da qui ad un anno, saremo pronti per attivare il servizio turistico, anche se contiamo di farlo molto prima”.
Così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, oggi a bordo del treno della Tua che ha effettuato la corsa prova tra Archi e Villa Santa Maria.
“Occorre, innanzitutto, ringraziare quanti tra dirigenti, tecnici e collaboratori della Tua, della Regione e dei comuni interessati si sono impegnati per rendere possibile questo primo step – ha detto Marsilio – una corsa di prova che fa il paio con quella che abbiamo effettuato partendo da Lanciano, passando per Pescara, con arrivo alla stazione dell’Aquila, in attesa che Rfi realizzi la bretella di Sulmona”.
Marsilio ha poi ricordato “il grande successo che stanno riscuotendo le linee ferroviarie turistiche sulle quali lo Stato, attraverso i fondi del Pnrr, ha investito molto. Un esempio virtuoso è quello della cosiddetta Transiberiana d’Italia che porta centinaia e centinaia di turisti a Sulmona e nell’alto Sangro. Sono certo, quindi, che quando anche questa tratta ferroviaria che attraversa le province di Chieti e L’Aquila sarà riattivata, i Comuni attraversati, come Villa Santa Maria, si saranno organizzati al meglio in tema di attrattività turistica”.
Sul tema interviene anche il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci: “Indispensabile riattivare e attuare l’intero progetto rispetto al collegamento ferroviario Villa Santa Maria – Archi che come giunta regionale di centrosinistra avevamo promosso, ottenendo 10 milioni di copertura dai fondi Cipe e Cipes dei governi Gentiloni e Renzi. La linea provata oggi è strategica nel suo insieme, perché unisce la montagna al mare e può diventare un volano turistico eccezionale per l’Abruzzo però tocca a questa Giunta regionale aggiungere di proprio oltre a quanto, di pronto, si è già trovata in termini di finanziamenti previsti e che alcuni addirittura smentivano”.