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“Festival Libro”: ancora polemiche all’Aquila

Centrosinistra: "Festa di partito finanziata con fondi pubblici? Interrogazione e nota a Corte dei Conti"

“Ma veramente il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, pensa di cavarsela così? Con una tardiva esclusione del prode Nerozzi dal cosiddetto festival “L’Aquila città del libro?”.

Con questa domanda esordiscono in un sol coro le consigliere ed i consiglieri comunali del centrosinistra Stefania Pezzopane, Paolo Romano, Simona Giannangeli, Enrico Verini, Lorenzo Rotellini, Stefano Palumbo, Gianni Padovani, Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Alessandro Tomassoni, Massimo Scimia, Stefano Albano, che aggiungono: “L’evento previsto a fine luglio a L’Aquila è finanziato da Comune e Regione, 20.000 euro ciascuno. Ma il Comune, non soddisfatto di concedere una cifra già così elevata ad una associazione di Voghera, nella delibera in cui stanzia i fondi decide, su richiesta di questa associazione evidentemente con tanti santi in Paradiso, ‘di concedere la sovvenzione nella misura di 20.000 euro a fronte di un bilancio preventivo stimato in 40.000 euro (grazie al finanziamento della regione) nonché la richiesta di ulteriori vantaggi economici come di seguito riportati: esenzione dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico in via Michele Iacobucci nelle giornate dal 28 al 30 luglio fornitura gratuita e montaggio di un palco, da posizionare nel cortile del Palazzo dell’Emiciclo, di dimensioni da definire, fornitura transenne in numero sufficiente; fornitura di n. 150 sedie da posizionare nel cortile del Palazzo dell’Emiciclo;
fornitura di corrente elettrica utilizzo gratuito spazi istituzionali per affissione manifesti di varie misure da 70×100 a 600×300, nei limiti delle disponibilità dell’Ente; esenzione tassa di affissione per le locandine”.

“Tutte cose aggiuntive assai onerose che vanno a gravare sullo sfiancato personale del Comune e sul bilancio dell’ente per le mancate entrate. E tutto questo sforzo economico e della struttura comunale farebbe immaginare la presenza di grandi autori – proseguono – Invece no, il programma è solo la raccolta di alcuni dei principali nomi della ideologia di destra-destra, e gli esponenti politici invitati ai dibattiti-comizi sono solo di stretta osservanza destra sovranista. Si tratta in realtà di una kermesse di parte finanziata con soldi pubblici, infatti non ci sono le minime caratteristiche del “dialogo” richiamato dalla associazione in un comunicato. L’Associazione di Voghera (ma come, non venivano “prima gli aquilani”?) che organizza la kermesse di destra in un comunicato scrive inoltre che ha lo scopo “di portare valore aggiunto al capoluogo abruzzese”. Sindaco, ci spieghi, quale sarebbe il valore aggiunto? Ma Biondi non sa che in questa città, organizzati da associazioni aquilane ci sono stati e ci sono meravigliosi eventi letterari con grandi autori, scrittori, poeti, giornalisti che ricevono dal Comune poco o niente?”.

“Il sindaco è anche assessore alla cultura, possibile che non conoscesse il programma con i nomi dei relatori, possibile che non ha sentito l’esigenza di far garantire un equilibrio politico e culturale, come deve avvenire in eventi finanziati con fondi pubblici. Ma la realtà è che non si tratta di un festival del libro, bensì siamo nel pieno di una festa della destra destra a spese dei contribuenti. Ed il Comune e la regione assecondano la velleità dell’associazione giunta a colonizzarci ed a “portare valore aggiunto” da Voghera riempiendo l’associazione di tanti soldi. L’associazione dal canto suo nel comunicato di autodifesa, aggiunge che faranno comunque il festival per portare anche “ nuove idee attraverso la forza del dialogo”.
Ma quale dialogo? E quali nuove idee? Si parlano tra di loro, tutta e solo destra destra. Non solo gli autori e gli ospiti ma anche i politici invitati nei dibattiti sono solo di FdI Claudia Pagliericcio e Roberto Alfatti Appetiti (non si capisce per entrambi a che titolo) e poi l’on Bagnai della Lega.
Più che confronto è un comizio di tre giorni a spese dei contribuenti. In obbedienza alla volontà della Meloni di affermare un’egemonia culturale prima ancora che politica e di farlo utilizzando le istituzioni.
E gli autori presenti nel programma? Qualche esempio: Filippo Burla, con il suo libro edito da Altaforte, la casa editrice di CasaPound che ha pubblicato titoli come “Diario di uno squadrista toscano” e “Il cinema tedesco del Terzo Reich”,fondata da Francesco Polacchi, dichiaratamente fascista, già condannato per lesioni personali e noto per la sua affermazione “Si, sono fascista. Mussolini il miglior statista italiano.” Ma alla kermesse ci sarà anche Gian Piero Joime, anche lui autore Altaforte, passato in Fratelli d’Italia da CasaPound”.

“L’escluso, Franco Nerozzi, è un attivista di estrema destra, con 22 mesi di condanna per patteggiamento con l’accusa di aver addestrato mercenari in Birmania da utilizzare in un golpe nelle isole Comore, noto per gli insulti contro gli ebrei e contro la senatrice sopravvissuta ai campi di sterminio Liliana Segre. Escludere Franco Nerozzi non basta. Comune e Regione devono togliere il patrocinio e annullare i finanziamenti a questa kermesse politica della destra. Se l’associazione di Voghera vuole organizzare un festival politico lo faccia a spese sue e di Fdi , non degli aquilani.
È lecito usare i soldi delle istituzioni, dei cittadini, per sostenere le posizioni di chi si richiama esplicitamente a posizioni contro la costituzione ? non è lecito, per questo depositeremo una interrogazione ed invieremo una nota alla Corte dei Conti per segnalare questo uso spregiudicato di fondi pubblici a fini meramente di propaganda politica”.

“Possibile che Biondi non conoscesse il programma del festival che hanno deciso di finanziare? Ci risulta che le associazioni che propongono iniziative debbano “informare“ di ogni dettaglio. Invece per questa associazione di Voghera ponti d’oro e massima autonomia. Eppure, l’associazione “Castelli di Carta”, già aveva scatenato una polemica per un evento a Todi e questo avrebbe raccomandato massima cautela. In quella occasione, infatti, venne fuori che l’associazione ruotava intorno alla più nota Casa Editrice Altaforte, collegata a CasaPound. Non conosce il Sindaco questa casa editrice e le sue pubblicazioni? Basta andare sul catalogo e trovare titoli inequivocabilmente nostalgici (Diario di uno squadrista toscano; Le soldatesse in grigioverde. Con il memoriale di Piera Gatteschi Fondelli generale delle ausiliarie della RSI; Risorgere e combattere; I discorsi della Repubblica Sociale e il testamento politico di Benito Mussolini; ecc.) Inaccettabile che eventi di questa natura siano finanziati da Comune e Regione in particolare nella città dei 9 martiri e delle stragi di Onna e Filetto e dei tanti caduti per la liberazione dal nazifascismo. Presentiamo una interrogazione al Sindaco ed una nota alla Corte dei Conti”.

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