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Fina (PD): “Vigilia riapertura scuole: difendere le aree interne”

Il senatore sottolinea l'importanza di salvare le scuole delle aree interne

“Siamo alla vigilia della riapertura delle scuole e anche quest’anno i dati ci consegnano un quadro preoccupante: circa 2.400 studenti in meno rispetto allo scorso anno. Un calo che non è soltanto una cifra statistica, ma un segnale del progressivo svuotamento demografico che colpisce soprattutto le aree interne, dove la scuola rappresenta spesso l’ultimo presidio di comunità.” Così in una nota il Senatore del PD Michele Fina, in merito alle recenti notizie di stampa sul riavvio dell’anno scolastico.

“I sindacati hanno rilanciato con forza il tema delle norme sul dimensionamento scolastico, sottolineando i rischi di un ulteriore depauperamento del tessuto sociale. Condivido pienamente la proposta di costituire una rete a difesa delle istituzioni scolastiche e della rete scolastica territoriale, con l’obiettivo di promuovere una legge speciale dedicata. Una battaglia che mi vede impegnato al fianco del mondo sindacale e della scuola.

Nella prossima legge di bilancio riproporrò l’emendamento già presentato nel precedente “Milleproroghe” e nella precedente manovra finanziaria – e purtroppo bocciato dalla destra in Parlamento – che prevede una deroga all’aumento a 900 studenti per gli istituti comprensivi delle aree interne e montane. Questa deroga è indispensabile per evitare la chiusura di presidenze e direzioni amministrative, ma anche per scongiurare la chiusura dei plessi scolastici, fenomeno purtroppo già in atto a causa della riforma del dimensionamento coluta dsl governo Meloni nel 2023 e che ha raddoppiato il numero minimo di studenti necessari a mantenere aperti gli istituti.

È una legge sbagliata, che colpisce in maniera diretta e dolorosa le aree interne. Una legge voluta da una destra che a parole si dice vicina a questi territori, ma nei fatti ne mina la tenuta sociale. Per questo il mio impegno sarà quello di ripresentare l’emendamento in ogni provvedimento legislativo utile e, parallelamente, di lavorare per una legge speciale che dia risposte concrete e strutturali.

Come richiesto dalle organizzazioni sindacali e dal mondo della scuola, la difesa della rete scolastica deve diventare una priorità nazionale: perché quando chiude una scuola chiude una comunità. E questo non lo possiamo e non lo dobbiamo consentire.”

Comunicato stampa

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