Un momento di confronto tra gli attori in campo, tra cui Chiesa, Magistratura ed Associazione di malati di Sla, su un tema di stringente attualità, anche perché oggetto di una iniziativa referendaria, sul diritto a porre termine all’esistenza da parte di un paziente consenziente e con un quadro clinico di patologia terminale, dolorosa e invalidante.
Questa la formula, innovativa, del del convegno-dibattito “Fine vita, il silenzio del legislatore e il ruolo delle regioni”, che avrà luogo giovedì 28 ottobre dalle ore 18, nella sala D’Annunzio dell’Aurum di Pescara.
Nutrito e qualificato il parterre: dopo i saluti di Carlo Masci, sindaco di Pescara, sono previsti gli interventi di monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, Nicoletta Verì, assessore regionale con delega alla Salute e Pari opportunità, Lorenzo D’Andrea, presidente dell’Associazione a sostegno dei malati di Sla (Isav), e Marco Santilli, neuro-pedagogista esperto nelle relazioni familiari dell’associazione Isav. Particolarmente significativa si annuncia la testimonianza di Sabrina Pantalone, affetta da sclerosi multipla. A moderare Nino Germano, giornalista Rai. Tra i relatori anche il giudice del tribunale dell’Aquila Marco Billi, autore del libro “Soli nel fine vita. Il caso Cappato e la necessità di una legge”, nel quale il magistrato denuncia il vuoto legislativo in Italia in questo delicato tema etico, una carenza che mette in serie difficoltà sia i cittadini sia gli stessi giudici.
La pubblicazione del lavoro distribuito nelle librerie nazionali è curata da Edizioni Mondo Nuovo di Pescara, la stessa che organizza il convegno con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del comune di Pescara.
L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina www.facebook.com/solinelfinevita.