E’ stata il primo sindaco donna del suo Comune, Luco dei Marsi, ed era adesso al suo secondo mandato da guida amministrativa. La comunità le voleva bene per davvero.
Marivera De Rosa si è spenta ieri sera tra le braccia dei suoi cari, dopo aver lottato per anni contro una terribile malattia, senza mai far mancare la sua presenza, la sua voce e la sua costanza alla sua popolazione e al territorio della Marsica.
I suoi collaboratori più stretti dicono di lei che lavorava di buona lena ogni giorno, senza perdere un minuto di tempo, senza procrastinare: “Non si soffermava mai sull’argomento salute: lei ha vissuto soprattutto nei ultimi anni per il Comune; non è mai mancata un solo giorno in sede, affrontando con cipiglio risoluto qualsiasi tema amministrativo. Il suo numero di telefono era pubblico e se non era in Comune era sempre disponibile al telefono o su Messenger”.
Una donna dell’amministrazione che ha lasciato un’orma importante: buon viaggio Marivera.
Il cordoglio dall’Abruzzo:
PEZZOPANE: “NOI, COMPAGNE E AMICHE” – L’onorevole Stefania Pezzopane la ricorda così: “La sindaca Marivera De Rosa non c’è più, se ne è andata nella notte. Un grande dolore, una perdita per la Marsica e per l’intero Abruzzo. Marivera lascia traccia di sé. Nella sua comunità a Luco dei Marsi dove è stata sindaca ed amministratrice solida, appassionata, capace di interpretare bisogni ed aspettative. Tra di noi, compagne ed amiche, cittadine e cittadini lascia lo sgomento per la perdita, ma insieme l’orgoglio di averla conosciuta, stimata, sostenuta. La sua schiettezza, la fierezza e la sua libertà insieme alla sua concretezza sono per sempre da esempio per tutte e tutti noi. La malattia non le ha lasciato scampo, ma il ricordo di lei riempie le nostre storie umane e politiche. Grazie Marivera per ciò che sei stata, per quello che hai fatto ogni giorno, per come mi sei stata vicina mentre altri voltavano le spalle. Ti abbraccio e mi stringo alla tua famiglia ed alla tua comunità”, scrive.
IL CONSIGLIERE REGIONALE PIETRUCCI: “HA AFFRONTATO TREMENDA MALATTIA CON DIGNITA'” – “Una notizia tremenda. Un grande dolore. Marivera de Rosa se n’é andata in silenzio e all’improvviso lasciando un dispiacere immenso nel cuore di chi l’ha conosciuta. Ha affrontato una tremenda malattia con una dignità e una voglia di lottare davvero esemplari. Era una grande sindaca che metteva cuore, coraggio, coerenza e determinazione in tutto quello che faceva.
Era una combattente. Il suo modo di vedere il mondo e di lottare contro le ingiustizie e le diseguaglianze, mi hanno insegnato tanto. Addio Marivera. Addio Formidabile Forza. Un abbraccio immenso alla sua famiglia, all’amministrazione comunale e a tutta la comunità di Luco dei Marsi”.
LIRIS: “UNA PERDITA PROFONDA PER LUCO DEI MARSI, CI LASCIA UNA SINDACA APPASSIONATA E GENEROSA” – «La notizia della scomparsa della sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, mi riempie di profondo sconforto. Ci lascia un’amministratrice appassionata, determinata e sempre al servizio della sua comunità. Il suo impegno costante, la sua sensibilità istituzionale e la sua vicinanza ai cittadini rappresentano un esempio che resterà vivo nel tempo. Luco dei Marsi perde oggi una guida preziosa, una donna delle istituzioni che ha dedicato ogni energia al bene del suo territorio. Alla famiglia, ai suoi cari e all’intera comunità lucense esprimo le mie più sentite condoglianze, unendomi al dolore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di collaborare con lei», lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Guido Liris.
FINA (PD): “UNA NOTIZIA CHE MAI AVREMMO VOLUTO RICEVERE. ADDIO MARIVERA” – “Questa notte è arrivata la notizia che non avremmo mai voluto ricevere. Marivera ci ha lasciato e con lei se ne va un pezzo della nostra storia e un punto di riferimento della comunità luchese. Ha vissuto la vita amministrativa del paese con una tenacia straordinaria, la stessa che l’ha accompagnata dai banchi dell’opposizione al ruolo di prima sindaca donna del nostro Paese. In queste ultime settimane ci eravamo sentiti più volte, con me e con i miei più stretti collaboratori, per esigenze legate al paese e in particolare ad un’interlocuzione con il Ministero dell’Istruzione per le problematiche legate alla scuola materna. Sentivo la sua voce più affaticata e debole ma riconoscevo la sua determinazione incrollabile e leggevo nelle lettere che mi inoltrava la competenza assoluta di sempre. Percepivo la sofferenza fisica ma al primo posto c’era la sua responsabilità verso la fascia tricolore che indossava con straordinaria disciplina ed onore. Solo nell’ultimo messaggio, “Caro Michele, io sono ancora un po’ fuori uso. Giro a Giorgio”, c’era allo stesso tempo riconoscimento della fatica ma ancora speranza. La speranza ha accompagnato la sua lotta contro la malattia per anni, per questo non era vana e a un certo punto pensavamo potesse essere vincitrice. Invece è arrivato il giorno del grande dolore. Alla famiglia vanno le mie più sentite condoglianze, mentre l’intera comunità oggi si stringe attorno a loro. Un pensiero particolare va anche a Giorgio Giovannone, che raccoglie il testimone amministrativo e che, insieme a tutti i consiglieri comunali, saprà guidare il Comune nelle incombenze istituzionali che li attendono”.








































