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Flora del Salviano, incassi del libro per lavori in Riserva

Il sindaco Di Pangrazio: "I proventi della vendita del raro ed eccezionale volume . sulla biodiversità del Monte Salviano - saranno destinati al sociale, in omaggio a Fra’ Domenico".

Gli “incassi” del libro sulla flora spontanea del monte Salviano – un patrimonio inestimabile di biodiversità – scritto dal cistercense Fra Domenico Palombi e fatto stampare dal Comune finanzieranno progetti sociali destinati ad attività di valorizzazione e manutenzione ordinaria nella riserva naturale.

L’operazione approvato dalla giunta comunale, che ha finanziato la stampa di 500 libri “Monte Salviano Il paradiso della flora”, corona un progetto messo in cantiere dalla prima amministrazione Di Pangrazio, quando il frate cistercense originario della Valle Roveto ispezionò, passo dopo passo, tutta l’area della Riserva naturale individuando e catalogando oltre 800 specie di flora spontanea, molte rare.

Le prime 304 essiccate e con tutte le informazioni sulle proprietà officinali, donate al Comune da Fra’ Domenico, al fine di farle conoscere a tutti i cittadini, in particolare agli studenti sono custodite nella casa del Pellegrino, a poche decine dei metri dal Santuario della Madonna di Pietraquaria. Qui vista la particolare importanza della mostra e l’utilità per le attività didattiche all’interno della Riserva l’amministrazione ha istituito la mostra permanente delle piante officinali della riserva del Salviano.

“Lo studio del Frate – afferma il sindaco, Gianni Di Pangrazio – che ha portato alla scoperta di un patrimonio eccezionale di biodiversità, ha rafforzato l’attività di sviluppo dell’area protetta intrapresa dall’amministrazione Comunale puntando proprio sulla valorizzazione della flora, con l’intento di realizzare un orto botanico naturale. Ora, per onorare il suo straordinario lavoro di ricerca e catalogazione di quelle meraviglie del Creato, il Comune destinerà i proventi del contributo (15 euro) per l’acquisto del volume a progetti destinati in ambito sociale mirati a un doppio obiettivo: migliorare l’habitat della riserva naturale con il coinvolgimento lavorativo, seppur occasionale, di disoccupati”. Alle attività di studio e ricerca ha collaborato l’associazione “Le Nostre Radici Marsica” che ha fotografato e catalogato oltre 800 specie di piante diverse di cui alcune rare, poiché presenti soltanto in alcune zone del territorio nazionale, come la Violacciocca alpina, la Viola di Kitabel Kristian, il Salvione siallo, l’Ellebaro boccone, il Pettine di venere Australe, la Falcaria vulgare e il Giusquiamo nero.

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