La Festa della Madonna di Pietraquaria è la ricorrenza religiosa più importante di Avezzano ed una delle più sentite tradizioni della Marsica. L’intera comunità infatti si prepara ogni anno a rendere omaggio alla Beata Vergine, che nel 1978 venne proclamata patrona della città.
Le radici della ricorrenza sono antiche e risalgono al 1779, anno in cui la Marsica cercava di far fronte ad un lungo e duro periodo di siccità.
Secondo i racconti, i fedeli si raccolsero in una lunga processione, portando l’effige della Beata Vergine verso il santuario a lei dedicato sul Monte Salviano per chiederne l’intervento e liberare Avezzano dalla terribile siccità. Le preghiere miracolosamente furono accolte perché nel giro di poche ore il cielo si riempì di nuvole ed un’abbondante pioggia irrigò i campi.
Da allora, tra il 25 ed il 27 aprile, i giorni nei quali avvenne il miracolo, i cittadini del capoluogo marsicano festeggiano annualmente la ricorrenza.
Tra i riti più folkloristici e pittoreschi c’è sicuramente quello dei cosiddetti “focaracci“, pire di legna che tra il 26 ed il 27 aprile illuminano tutta la città e attorno alle quali i fedeli si raccolgono per cantare e festeggiare. Sin dal 1870 allo scendere della sera, vengono accesi in tutti i quartieri della città i fuochi devozionali dedicati alla Madonna di Pietraquaria. In particolare, la strada che porta verso il santuario sul monte Salviano si illumina con le candele e le fiaccolate lungo tutto il percorso.
Secondo la leggenda il rito nacque da una contesa tra i fedeli di Avezzano e di Cese su chi meritasse la protezione della Vergine. Per attirare la sua attenzione gli avezzanesi accesero dei fuochi e sembra che la Madonna dall’alto del monte Salviano si girò proprio verso il capoluogo marsicano.
Anche quest’anno l’intera comunità si prepara alla ricorrenza. Da giorni la legna viene accatastata in posti specifici, regolarmente denunciati presso il Comune tramite un modulo apposito disponibile sul sito.
Inoltre, sempre sul sito del Comune di Avezzano, è disponibile la mappa completa dei fuochi.
LMM