Gli ultimi dati, aggiornati a ieri, sabato 11 dicembre, parlano chiaro: la conta è di 7 casi di contagio totali tra i ragazzi e le ragazze dell’istituto superiore, più qualche altro caso sospetto, da accertare con la prova del nove del tampone molecolare della Asl.
L’8 dicembre scorso, festa dell’Immacolata, i ragazzi del Liceo hanno partecipato ad una maxi festa privata, con più di 300 invitati. Da qui, si è generato un focolaio Covid del quale ancora non si ha la certa identità; si parla ad oggi di positivi a macchia di leopardo in classi differenti. Ma il fenomeno intanto potrebbe aumentare la sua portata. Per questo motivo – per massima cautela e per massima precauzione nonché per consentire all’Azienda sanitaria locale di svolgere il suo operato di tracciamento dei contatti e quindi di incrementare o meno la lista dei nuovi positivi – la dirigente scolastica del Vitruvio Pollione, la dottoressa Tania Ulisse, ha proposto di attivare a 360 gradi la didattica a distanza, per tutte le 65 classi del Liceo Scientifico della città di Avezzano.
Una misura certo drastica, ma necessaria. “Ovviamente – ci dice al telefono, ascoltata stamattina – la scuola non sapeva nulla della festa, benché meno che ci fossero più di 300 invitati. Torno a dire e a ribadire che la battaglia contro il Covid-19 è anche e soprattutto personale, di responsabilità singola prima ancora che collettiva, basta dire che all’interno dell’edificio tutti i docenti indossano la visiera. Io ho subito rafforzato la protezione con la didattica a distanza fino al 18 dicembre, per permettere agli operatori della Asl di svolgere senza troppe difficoltà la loro attività di tracciamento dei positivi, in sinergia con il Comune”.
Dopo la festa dell’Immacolata, i ragazzi sono andati a scuola il 9, il 10 e l’11 dicembre, cioè fino a ieri. In questi tre giorni, effettivamente sono emersi casi sparsi di positività al virus tra le classi. “Tutto è incominciato il 9 dicembre – afferma l’Ulisse – quel giorno è stato riscontrato prima un positivo tra gli alunni; poi a questo primo positivo, il giorno dopo, si è affiancato un altro caso di contagio, risultato negativo ad un primo test antigienico, smentito quindi dal molecolare. Su 65 classi di ragazzi, almeno 45 avranno partecipato alla festa, di cui, ripeto, la scuola nulla sapeva. In 3/4 giorni, la Asl credo concluderà con il tracciamento dei contatti diretti, ossia di chi è andato effettivamente alla festa dell’Immacolata. Il copro docenti, così come vuole l’ultima norma, è escluso dal tracciamento per contatto ravvicinato insufficiente con gli alunni”.
Intanto il Comune si è offerto per promuovere uno screening a tutta la popolazione studentesca quanto prima.
“Il liceo scientifico – conclude la preside – di Avezzano ha sempre tenuto sotto controllo la manifestazione del virus. Nulla però si può fare se esternamente si fanno feste da 400 invitati, in piena quarta ondata”.