Fondi “virtuali” per l’impianto irriguo del Fucino e “vendita” del Centro fieristico di Avezzano -nell’area del nucleo industriale- “senza alcun coinvolgimento del territorio, neanche del Comune socio di Arap, rappresentano la stessa faccia della medaglia” per il consigliere di maggioranza Alessandro Pierleoni: “relegare la Marsica nel ruolo di cenerentola. Finora”, attacca Pierleoni, “gli unici atti concreti del governo regionale di centrodestra dominato dalla Lega, sono stati la scelta di sacrificare il finanziamento del Masterplan assegnato dalla giunta D’Alfonso (il governo aveva chiesto fondi per la pandemia) e la messa in vendita alla “chetichella” del centro fieristico della Marsica visto che l’Arap non ha ascoltato nessuno. Il resto sono solo chiacchiere in libertà e pie intenzioni. I cittadini, comunque, sono ormai vaccinati rispetto alla propaganda leghista. E i risultati sul piano nazionale, regionale e locale, dove checché ne dica il coordinatore provinciale leghista, Genovesi, fedelissimo del suo mentore, l’aquilano D’Eramo, il carroccio salviniano è uscito a pezzi, certificano che i cittadini sono perlopiù vaccinati”.
E visto che la programmazione dei nuovi finanziamenti si avvicina, compresa la possibilità di attingere alle risorse del Pnrr, “dove l’Abruzzo ha già collezionato la prima bocciatura”, Pierleoni, sprona Imprudente a voltare pagina per “dare segnali concreti al comparto agricolo fucense, vitale per l’economia e il lavoro, anche attraverso il rilancio del nucleo industriale senza vendere il centro fieristico”. Il consigliere plaude all’appello del consigliere regionale di minoranza, Silvio Paolucci, che ha chiesto di “bloccare la vendita del centro fieristico e affidarlo al Comune di Avezzano”.
“La decisione dell’Arap, che va nella direzione opposta”, aggiunge Pierleoni, “è un affronto per la Marsica. La strada maestra, tenendo nel debito conto i grandi successi delle fiere organizzate negli anni precedenti dalle associazioni di categoria col supporto del Comune di Avezzano e di altri Enti, è quella di fermare le macchine e aprire un confronto a tutto campo con gli amministratori locali, le associazioni di categoria del commercio e dell’agricoltura per elaborare un piano d’azione mirato a rilanciare il centro fieristico ubicato in una posizione strategica”.